Conte, prima con Trump ora con Biden, Benassi pedina importante
la nomina di Benassi per mettere al sicuro i segreti di Conte
La nomina di Benassi irrituale, lascia parecchi dubbi, e sopratutto fa venire in mente i contatti e lo scambio di informazioni tra Conte e Trump in altri momenti.
Il cambio di strategia di Conte che oggi cerca di accreditarsi agli occhi di Biden, visto che entrambi stanno a sinistra, non può e non deve farci dimenticare, quanto accaduto, e questi voltafaccia non tutti possono far finta di che non ci siano stati.
Ci riferiamo a William Barr, sconosciuto magari al grande pubblico eppure uomo di fiducia di Trump: " Ha lavorato per minare l'indagine sulla Russia sospesa durante i primi due anni di presidenza di Trump e per bloccare gli sforzi dei Democratici al Congresso per indagare sull'amministrazione" così viene definito dal Financial Time.
Il fedelissimo di Trump cercava prove del coinvolgimento di Biden, in qualche scandalo: "il lato oscuro" di Joe Biden e il ruolo avuto nel siluramento del procuratore ucraino che indagava sull'azienda per cui lavorava il figlio, Hunter Biden.
Richieste di info che portarono Trump all'impeachment: “Fammi un favore”, disse l’ex-inquilino della Casa Bianca al Presidente ucraino Voldymyr Zelinski.
Cosa c'entra Barr con Conte direte?
Barr venne in Italia, e la richeista di informazioni su Biden, venne gestita da Benassi, appena nominato da Conte.
Un modo quello di Conte, di tutelarsi ed evitare ulteriori fughe di notizie dei vecchi accordi e contatti onde evitare inimicizie con Biden, astro nascente americano da "tenersi buono".
Il dubbio e forse piu' del dubbio, la certezza c'è.