Sardegna. Turisti rispettate questa meravigliosa isola

La naturalità e l'ambiente della Sardegna, messa a dura prova da alcuni turisti.

Sardegna. Turisti rispettate questa meravigliosa isola

Sardegna. Turisti rispettate questa meravigliosa isola, basta stupidaggini !

Sardegna 14 Agosto, alcuni turisti stranieri che arrivano nel nostro paese, e soprattutto in una delle più belle isole italiane, dimostrano di non avere alcun rispetto, per l'ambiente, e per la naturalità del paesaggio.

Per citarne un caso recente, che riguarda due turisti tedeschi, arrivati in canoa a Caprera, presso la zona protetta, dove si sono messi a cuocere delle patate in spiaggia, utilizzando i rami di un ginepro secolare, per poi passare la notte a Cala Coticcio, cosa illegale e vietatissima.

E non finisce qui purtroppo, ci sono anche i turisti che calpestano le dune con il fuoristrada, per raggiungere le spiagge più appartate, fatto successo proprio nei giorni scorsi, ad opera di un turista torinese, che per piazzare il suo ombrellone a Cala burroni, Villasimius, sud della Sardegna, ha avuto questo ardire, beccandosi una meritatissima multa di mille euro, dopo essere stato scoperto dalla guardie ambientali, e dai vigili urbani.

E che dire riguardo ai turismi, che si appropriano di conghiglie, ciottoli, sabbia, rubati dagli arenili, che poi vengono scoperti nei bagagli durante i controlli nei porti e negli aeroporti.

Ciò nonostante sembrano aumentare le segnalazioni di turisti o residenti indignati, che vogliono tutelare il paesaggio e l'ambiente, che interpellano gli agenti del corpo forestale, chiamando il 1515, come avvenuto  qualche giorno fa a Dorgali (Nuoro), nella spiaggia di Cartoe, dove alcune famiglie, avevano mangiato decine di ricci, appena pescati, violando le norme che regolamenta la pesca di questa specie.

Nella spiaggia a Cala Gonone di Sos Dorroles, due persone sono state sorprese a riempire alcune bottiglie con la sabbia dell'arenile, beccandosi anche loro una multa, che può ammontare fino a 3mila euro, in accordo con la Legge regionale del 2017, che punisce i furti di sabbia.