NASCE HOPE, Holding di Partecipazioni Economiche S.B.

  IL PRIMO INVESTITORE DI LUNGO PERIODO DI CAPITALI PRIVATI NELL’ECONOMIA REALE DEL PAESE (IMPRESE E CITTÀ), PER SUPPORTARE LA TRASFORMAZIONE E L’INNOVAZIONE DELL’ECONOMIA ITALIANA CON AMBIZIOSI OBIETTIVI ESG

NASCE HOPE, Holding di Partecipazioni Economiche S.B.
Claudio Scardovi

NASCE HOPE, Holding di Partecipazioni Economiche S.B. (Società Benefit), SICAF Retail e PIR Alternative

 

IL PRIMO INVESTITORE DI LUNGO PERIODO DI CAPITALI PRIVATI NELL’ECONOMIA REALE DEL PAESE (IMPRESE E CITTÀ), PER SUPPORTARE LA TRASFORMAZIONE E L’INNOVAZIONE DELL’ECONOMIA ITALIANA CON AMBIZIOSI OBIETTIVI ESG

 

OPPORTUNITÀ DI INVESTIMENTO NEL SISTEMA ITALIA APERTA ANCHE AL PUBBLICO RETAIL

 

  • Prima SICAF Retail autorizzata da Banca d’Italia, previo parere di Consob, nella storia della Repubblica Italiana, per investimenti “equity” e “quasi-equity” nelle eccellenze dell’economia reale del Paese, con obiettivi d’investimento diversificati (imprese e città – real estate e infrastrutture tech-green), con obiettivo di listing su Borsa Italiana;
  • Prima piattaforma di investimento PIR Alternative con governance indipendente e di “best practice” e team d’investimento di eccellenza;
  • Prima piattaforma con collocamento retail attraverso un ampio numero di banche distributrici, una volta ottenuta l’autorizzazione dalla Consob e nel rispetto delle indicazioni Mifid 2, con il supporto globale non esclusivo di Allfunds Bank. Ticket minimo d’investimento pari a € 1.000 per favorirne la più estesa partecipazione, con gestione del cassetto fiscale PIR Alternative offerta per la prima volta da Allfunds in chiave di “open architecture” ed a supporto del mercato;
  • Ipotesi di avvio raccolta di capitale da investitori istituzionali a settembre e con collocamento retail nei mesi successivi, con un primo target di raccolta di € 500 milioni.

 

Milano, 1° settembre 2021  HOPE, Holding di Partecipazioni Economiche S.p.A. e S.B. (di seguito “HOPE”), ha ottenuto la prima licenza SICAF retail della storia della Repubblica Italiana, autorizzata da Banca Italia, previo parere di Consob, proponendosi poi di qualificarsi come PIR Alternative, con investimenti nell’economia reale del Paese.

HOPE nasce come piattaforma innovativa di investimento “equity” e “quasi-equity” per convogliare il risparmio privato degli Investitori Istituzionali e delle famiglie Italiane per investimenti in imprese e città d’eccellenza (“Best of Italy” e “Best in Italy”) e supportarne

attivamente la trasformazione e innovazione, per ottimizzarne competitività, attrattività e sostenibilità – finanziaria, sociale ed ecologica – nel lungo periodo. HOPE investirà seguendo due principali strategie:

  • Competitive corporates – investimenti in PMI italiane a supporto della loro crescita, consolidamento, “trasformazione digitale”, “conversione verde”, internazionalizzazione e con valorizzazione ideale dell’investimento, anche se non esclusiva, tramite la quotazione su Borsa Italiana;
  • Sustainable cities – investimenti nelle città e nei territori italiani a supporto di progetti di rigenerazione e sviluppo urbano, con investimenti in real estate ed infrastrutture digitali (“Big Data/ Artificial Intelligence”) ed ecosostenibili a supporto (“Smart/ Green”).

Il target d’investimento di HOPE è rappresentato quindi dalle principali “asset class” dell’economia reale Italiana, attraverso la realizzazione di un portafoglio ben diversificato di partecipazioni di maggioranza e (più selettivamente) minoranza ma con ruolo attivo nella governance e con approccio da “operating partner” (supporto manageriale e industriale alle imprese e alle città, specie sui temi di trasformazione digitale e verde).

Il modello di business di HOPE può essere riassunto secondo 5 direttrici (“5 S”):

  • missione di lungo periodo, per ridare Speranza al Paese, offrendo alle famiglie Italiane l’opportunità di divenire azioniste dell’economia reale seguendo un approccio da private equity caratterizzato da maggiore inclusività, trasparenza ed equità (offerti dal modello di SICAF Retail S.B.) ed attraverso un modello di “holding di partecipazioni” a gestione attiva e quotata su Borsa Italiana;
  • piattaforma d’investimento PIR Alternativa a promozione Sistemica con oltre 40 soci d’eccellenza: istituzioni finanziarie, tra queste, alcune Global SIFI (Unicredit, Amundi-Credit Agricole; Banca Generali-Generali; BNL-BNPP), ed altre grandi banche italiane, tra cui BPM e BPER, ed investitori istituzionali (ad esempio, l’Istituto Atesino di Sviluppo) vari family office italiani, management e investment team;
  • politiche d’investimento orientate alla Sostenibilità – finanziaria, sociale, a partire dalla “parità di genere” e dal focus sulle nuove generazioni, ed ecologica. Perseguiti con un approccio di mercato e su basi privatistiche e “for-profit”, ma anche in forte sinergia con gli interventi pubblici previsti dal PNRR;
  • visione di Sviluppo di un modello di “capitalismo per tutte e tutti”, informando, formando e interessando le famiglie Italiane rispetto alle opportunità di investimento nell’economia reale del Paese per un rinnovato senso civico e un approccio pro-attivo per la partecipazione al disegno e alla costruzione delle sorti dell’Italia;
  • obiettivi e definizione di Successo definiti sulla base dell’utilità e del valore economico degli investitori Istituzionali e retail, ma anche dati gli obiettivi degli altri stakeholders di riferimento (in primis, comunità e territori di riferimento -competitivi, attrattivi - ma anche clienti, dipendenti, partner di business, ecosistema e biosfera di riferimento).

HOPE nasce da un’idea di Claudio Scardovi, economista, manager e imprenditore con ruoli chiave nella consulenza strategica, investment banking e private equity anche a livello internazionale e una lunga esperienza di insegnamento universitario, prima come professore a contratto presso l'Università Bocconi e oggi come docente nell'Executive Master in Finanza della SDA Bocconi e al Master in Management dell’Imperial College.

L’idea iniziale di un “Fondo Sovrano privato”, nata nella prima fase della pandemia in risposta ai drammatici impatti economico-sociali causati dal Covid 19 ed anche a seguito di vari contributi pro-bono offerti a vari Ministeri della Repubblica, è poi stata successivamente reinterpretata e sviluppata per cogliere “l’opportunità nella crisi” e realizzare quindi quello che da tempo sarebbe stato richiesto per il successo del Paese e per il benessere delle proprie cittadine e cittadini: trasformarne e innovarne l’economia e la società valorizzando le potenzialità dei suoi asset reali, con la partecipazione attiva del risparmio privato delle famiglie Italiane (oggi pari a circa € 4,7 trilioni, rispetto ai € 2,6 circa di debito pubblico) e rimettere le cittadine e i cittadini-azionisti (e la loro coscienza civica, oltre che i loro interessi economici) al centro della progettazione del futuro dell’Italia, in chiave sostenibile.

Claudio Scardovi, si è poi fatto promotore di un progetto a carattere sistemico e sarà Amministratore Delegato di HOPE, con il supporto di un gruppo di importanti istituzioni finanziarie, famiglie imprenditoriali e altri noti accademici e professionisti Italiani di grande reputazione e successo anche internazionale.

Gli oltre 40 soci fondatori sono rappresentati da istituzioni finanziarie e family office, con un management dove nessun azionista detiene una quota che supera il 15% (Unicredit e Amundi-Credit Agricole sono gli unici azionisti “qualificati” sopra il 10%). I soci fondatori hanno inizialmente capitalizzato HOPE S.p.A. per circa € 15,7 milioni e contribuiranno direttamente e indirettamente alla raccolta di capitale a supporto dei futuri investimenti, all’ottenimento dell’approvazione del prospetto di collocamento da parte della Consob, con ipotesi di listing su Borsa Italiana a valle del collocamento, con un primo target di raccolta per € 500 milioni.

Il Board di HOPE è composto da 7 membri di cui 6 “non executive” a tutela degli obiettivi di benefit corporation ed ESG della società e a garanzia degli azionisti e investitori: Stefano Caselli (Presidente), Claudio Scardovi (Amministratore Delegato), Francesco De Giglio, Mauro Del Rio, Nunzio Luciano, Alessandra Manuli e Lucrezia Reichlin.

Il Collegio Sindacale di HOPE è composto dal Presidente Giuseppe Alessandro Galeano e dai sindaci Francesca Marchiori e Niccolò Poggio.

Ad affiancare l’attività del Board, il “Comitato di Sostenibilità” con sei membri: Cristiana Capotondi, Bali Lawal, Anna Gervasoni, Larissa Iapichino, Carlo Ratti, Cinzia Tagliabue (un settimo membro del comitato verrà identificato nelle prossime settimane). Il Comitato Sostenibilità avrà ruolo consultivo, fornendo indicazioni al Board ed ai Team d’Investimento sulle migliori opportunità per la realizzazione degli obiettivi B-Corp e ESG.

Due i “Comitati di Investimento”, entrambi con ruolo consultivo nei confronti del Board:

  • Competitive corporates – Presieduto da Galeazzo Pecori Giraldi (Chairman non esecutivo) oltre che dall’AD, con Stefania Petruccioli e Stefano Sostero (senior partner). Altri partner d’investimento potranno unirsi nelle prossime settimane[1].

 

  • Sustainable cities – Presieduto da Andrea Beltratti (Chairman non esecutivo) oltre che dall’AD, con Armando Borghi, Luca Malighetti e Mirko Tironi (senior partner)[2]. Altri partner d’investimento potranno unirsi nelle prossime settimane.

Sono già stati identificati i futuri “Chief” (Chief Compliance Officer, Chief Financial Officer, Chief Operating Office, Chief Risk Officer, Chief Sales Officer) che saranno operativi già dal mese di settembre e con un bilanciamento coerente dati gli obiettivi di parità di genere.

Nelle prossime settimane, HOPE procederà a definire un comitato consultivo “Strategic Advisors” con i rappresentanti delle famiglie imprenditrici e degli altri professionisti ed accademici che sono tra gli oltre 40 soci fondatori.

A supporto del progetto è previsto un innovativo piano di comunicazione “social-digital” e “social-physical” (eventi su web e sui territori, aperti alla cittadinanza e alle imprese) che promuoverà i principi ispiratori di HOPE, quali lo sviluppo del modello di “capitalismo per tutte/ tutti” e gli obiettivi di benefit-corporation ed ESG, per rimettere le cittadine e i cittadini azionisti al centro del progetto per il futuro del Paese: competitivo, attraente e sostenibile.

Claudio Scardovi, Amministratore Delegato di HOPE, ha così commentato: “Ogni grande crisi va interpretata come un’irripetibile opportunità. L’opportunità per l’economia e la società del nostro Paese è oggi trasformarsi guardando a un modello di sviluppo caratterizzato da sostenibilità finanziaria, sociale e ambientale, ossia un modello di “capitalismo per tutti” che sia inclusivo, trasparente, equo e in grado di allineare gli interessi economici di cittadini azionisti italiani con la coscienza civica. E’ questa la mia speranza per il futuro dell’Italia. Esiste oggi un’occasione imprenditoriale unica che può essere indirizzata al meglio solo con la forza della passione e della voglia di fare, coinvolgendo i migliori talenti italiani e le sue eccellenze finanziarie e industriali, al servizio e con il supporto di cittadine e cittadini - azionisti – grazie a un modello di business unico e innovativo: la SICAF Retail, Benefit Corporation ed ESG con capitale “evergreen” e multi-strategy, quotata su Borsa Italiana e PIR Alternative, dotata di governance indipendente e con Board, Comitato di Sostenibilità, Team d’Investimento e manager di eccellenza. L’obiettivo di HOPE è contribuire al rilancio dell’economia dell’Italia, per riguadagnare competitività e attrattività e creare benessere e valore sostenibile per noi e per le nuove generazioni”.

Stefano Caselli, Presidente di HOPE, ha aggiunto: “L’Italia sta già affrontando con successo la sfida del recupero del PIL perduto a causa della pandemia. I mercati finanziari e gli investitori istituzionali sono uno strumento fondamentale di politica economica per collegare il risparmio al sistema produttivo con l'obiettivo di creare sviluppo, occupazione e benessere sociale. HOPE si inserisce in questa sfida per dare supporto al capitale di crescita delle imprese, delle città e dei territori italiani, proponendosi anche come partner operativo, e non solo finanziario, di lungo termine. In questi termini, il contributo alla crescita del sistema economico diventa anche l'unica vera modalità per creare valore negli
investimenti finanziari e la struttura della SICAF Retail rappresenta lo strumento che permette anche al risparmio delle famiglie di avvicinarsi, con tutta la cautela del caso, alle forme di private equity con un orizzonte temporale di lungo periodo".

HOPE è stata assistita nel percorso regolatorio da Gitti & Partners, Linklaters e da KPMG e con la consulenza strategica pro-bono di AlixPartners e di molti altri noti e stimati professionisti ed accademici italiani.

 

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Claudio Scardovi

Claudio Scardovi – già managing director di AlixPartners e Global co-head of FIG per gli ultimi 10 anni e fino al Febbraio 2021, ha un esperienza di circa 27 anni nel settore dei financial services ed ha lavorato nei principali Paesi Europei ed internazionali, per oltre 22 anni come managing director e/ o partner di società di advisory strategiche (MD e Country Head di Oliver Wyman, MD e Global Co-Head of FIG per AlixPartners), investment banking (MD ed Head of FIG per Lehman Brothers e Nomura), private equity (Advent International) ed anche come imprenditore nel mondo del private equity e del venture capital (Fondatore e AD di Intervaluenet.com, AD di Vertex). Claudio Scardovi è anche autore di 22 libri, tra questi l’ultimo “Speranza e Capitale” (EGEA 2021), e di circa 200 articoli ed ha una lunga esperienza di insegnamento Universitario in Italia e all’estero. In particolare, nel suo ultimo libro “Speranza e Capitale” (EGEA, Giugno 2021), Claudio propone, argomentandolo, una sorta di modello generale di trasformazione e innovazione economico-finanziaria per lo sviluppo sostenibile dell’economia e società Italiane e quale ideale framework teorico per lo sviluppo di iniziative simili ad HOPE, che offrano alle famiglie italiane di accedere alle opportunità del private equity, contribuendo alla ricapitalizzazione e al cambiamento del Paese, con il supporto delle migliori istituzioni finanziarie e con strumenti d’investimento e di gestione delle partecipazioni economiche (finanziarie ed industriali) ben regolamentati e supervisionati.