Vittorio Spada festeggiato dalla comunità rom a Isernia

il noto pregiudicato è stato tradotto nella casa circondariale di Roma Rebibbia a disposizione dell' Autorità Giudiziaria mandante.

Vittorio Spada festeggiato dalla comunità rom a Isernia
stazione Carabinieri

Vittorio Spada, il nome che riguarda una famiglia importante dal punto di vista criminale, si intende.

Viene inviato a Isernia per l'espiazione di sette  anni in regime degli arresti domiciliari, per reati di associazione a delinquere di stampo mafioso.

Isernia veniva  accolto dalla numerosa comunità rom del citato quartiere San Lazzaro,  con vistosi fuochi pirotecnici, uditi e visti  in tutta la città. Stante il periodo pandemico,  l’insolito  circostanza festosa veniva  notata dal locale Comandante della Stazione Carabinieri, il quale immediatamente si attivava per le verifiche, pertanto veniva inviato un equipaggio della radiomobile che effettuava immediatamente un controllo in zona.

La festa ha indotto i Carabinieri della locale Stazione  dei Carabinieri a controllare la sua abitazione, per verificare se stesse rispettando la legge, visto che era agli arresti domiciliari e secondo l'art.284 del Codice di Procedura Penale,  Il soggetto ha l’obbligo di permanere nel perimetro delle mure domestiche o di altri luoghi stabiliti dal giudice, e generalmente non può avere rapporti sociali con il mondo esterno.

i militari verificavano che all’interno dell’appartamento era in atto una ricca e suntuosa cena con i familiari conviventi

Veniva quindi constatato che  i festeggiamenti  erano stati organizzati per richiamare l'attenzione dell’intero quartiere per l’arrivo dello SPADA VITTORIO del clan “SPADA”. L'illecita e insolita  condotta veniva prontamente relazionata  all'Autorità Giudiziaria competente che, in pieno accoglimento a quanto rappresentato dai Carabinieri operanti, emetteva l’aggravamento di misura, quindi revocando gli arresti domiciliari e la nuova sottoposizione alla custodia in carcere.  

Dopo le formalità esperite presso il Comando Provinciale Carabinieri di Isernia, il noto pregiudicato è stato tradotto nella casa circondariale di Roma Rebibbia a disposizione dell' Autorità Giudiziaria mandante.

La stranezza è che si diano tanti anni di arresti domiciliari per reati di associazione a delinquere di stampo mafioso, non poca cosa; dura lex sed lex.