Roma, medici vittime del dovere
Sicurezza negli ambienti di lavoro realtà o ancora utopia?
" L’INAIL nei primi otto mesi del 2020 ha registrato 823 morti sul lavoro, un incremento pari al +20,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente". Con questi dati Massimo Maria Amorosini, conduttore di ONA TV, ha introdotto la trasmissione a cui hanno partecipato Francesco Paolo Capone, Segretario Generale UGL, Franco Colombo, Presidente FILASC e Ezio Bonanni, Presidente ONA-Osservatorio Nazionale Amianto. Nel corso del settimo episodio di ONA TV, Ezio Bonanni ha ribadito che la salute e la sicurezza dei lavoratori debbano essere una priorità nell’azione del Governo Nazionale, posizione che ha trovato unanime consenso dai rappresentanti del mondo sindacale e datoriale. L’ONA chiede che ci sia una legislazione premiale per coloro che organizzano il lavoro in sicurezza. Nel corso della trasmissione è stata ribadita da tutti gli ospiti la necessità della concretezza della politica. Oltre alla drammatica situazione del numero degli infortuni sul lavoro, tra cui, quelli mortali, vi è la questione delle malattie professionali e tra queste le malattie asbesto correlate, tra cui la più devastante è il mesotelioma. Organizzare la sicurezza sui luoghi di lavoro, significa anche responsabilizzare i lavoratori e rimuovere i rischi alla radice. Quella della prevenzione primaria è il punto chiave delle azioni dell’ONA. Non solo l’impegno per la bonifica e messa in sicurezza, ma anche nuovi strumenti, tra i quali quelli della leva fiscale. La bonifica dei siti e degli ambienti contaminati, con il relativo smaltimento, deve essere un impegno prioritario di tutti gli attori della sicurezza. Lo stesso Bonanni nell’intervenire, ha ribadito "la necessità del credito di imposta per coloro che rimuovono i materiali dannosi affermando che “il credito di imposta deve essere concreto e senza limiti”.
Il Segretario Capone ha ricordato anche il sacrificio dei tanti medici e personale sanitario che hanno perso la vita per il Covid-19 nell’adempimento del loro dovere.
L’ONA al riguardo si è impegnata a farsi promotrice affinché ai Medici vittime Covid-19 sia dato il riconoscimento di vittime del dovere. Il Segretario Generale dell’UGL ha concordato poi sulla necessità della prevenzione primaria, anche come modalità organizzative.
Da anni l’UGL è in prima linea sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro con la manifestazione ‘Lavorare per vivere’ ,manifestazione itinerante gira per l’Italia con l’obbiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sul fenomeno delle c.d. ‘morti bianche’. L’UGL ha, più volte, ribadito la necessità di unire le energie per fermare la strage silenziosa che, da anni, colpisce il nostro Paese. Sono state altresì gettate le premesse per una futura sinergia con ONA sulla tematica.
"La sicurezza sul lavoro" secondo il Presidente della FILASC Colombo, "costituisce la base per gettare le fondamenta della ripartenza dopo questa crisi che è non solo pandemica, ma anche economica. Soltanto garantendo i livelli di protezione nei luoghi di lavoro, così come previsti dalla Legge, è possibile procedere al riavvio delle attività economiche. La gran parte della media e piccola impresa lavora in sicurezza" continua Colombo, "anche perché ricordiamo che in molte occasioni l’artigiano, ovvero il piccolo imprenditore, lavora con i suoi dipendenti. Quindi, una situazione di rischio, colpisce anche lo stesso datore di lavoro, e, cioè, lo stesso imprenditore. Questo vale, tanto di più, per l’amianto, poiché le fibre si disperdono nell’ambiente e sono inalate da tutti coloro che si trovano nel sito. In più, non c’è una soglia al di sotto della quale il rischio si annulla"
Per questo motivo, il presidente FILASC, ha auspicato "che tutte le forze rappresentative, possano collaborare nella comune direzione per la tutela della vita e della dignità umana".
Il tema della sicurezza sul lavoro è stato affrontato anche con riferimento alle Forze Armate.
Amorosini ha ricordato che in precedenti episodi di ONA TV, è stato affrontato il tema delle vittime del dovere e tra queste ci sono anche i militari.
Il Segretario UGL ha puntualizzato che "l’esposizione alle radiazioni ionizzanti e alle nanoparticelle per uso di proiettili all’uranio impoverito, si sarebbe dovuta evitare. Si tratta" , secondo Capone, "di fuoco amico, e se c’è chi dà la vita per lo Stato, si deve riconoscerlo auspicando il superamento del contenzioso che, in molte occasioni, il Ministero della Difesa mette in essere contro le richieste delle vittime e dei loro familiari"