Sardegna, allarme sull'olio spacciato per sardo
Sardinian sounding, sembra sardo ma non lo è”
Monica Satolli, presidente dell'Unione dei Consumatori Sardegna ha illustrato il vademecum utile agli acquirenti per potersi districare nella jungla delle etichette e dei rivenditori. "Chi acquista - avverte Michele Milizia di Casa del Consumatore - è chiaramente attratto in prima battuta dal prezzo. E si trova davanti bottiglie che vengono proposte a pochi euro al litro, a fronte di olio Dop, extravergine, che va per i 10. Di fronte a questo squilibrio i produttori e i distributori, se vogliono sconfiggere la concorrenza sleale, devono puntare molto sulla trasparenza, per far emergere le caratteristiche superiori dei prodotti della nostra isola". (ANSA).
L'allarme viene dalle associazioni dei consumatori, ne hanno parlato nella tavola rotonda “Io Consumatore Sardegna”, tema “Sardinian sounding, sembra sardo ma non lo è”.
La Sardegna attira turisti e amanti del buon cibo, per esempio dell'olio, come avviene in altre regioni del sud.
L'olio genuino non puo' costare pochi euro.
E i sequestri sono all'ordine del giorno, Reparti Tutela Agroalimentare (RAC), insieme ai Nuclei Investigativi di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale (N.I.P.A.A.F.) e alle Stazioni dei Gruppi Carabinieri Forestali:
- sequestrati 5.941 kg di alimenti, pari a 19 mila euro (false evocazioni ed infrazioni sull’etichettatura) e 2.160 litri di olio, per un valore di 15mila euro, dichiarato extravergine ma dalle analisi risultato di qualità inferiore;
- denunciati i titolari di 5 aziende per frode in commercio e gestione illecita di rifiuti.