Toro Seduto, il mito inarrestabile, combattere per la propria terra

Toro Seduto: „Quando sarai pronto a morire sarai grande abbastanza per vivere.“

Toro Seduto, il  mito inarrestabile,  combattere per la propria terra
Toro Seduto

Toro Seduto ( in realtà il nome corretto era "bisonte seduto", Data di nascita: 1831 Data di morte: 15 dicembre 1890.
„Quando avranno inquinato l'ultimo fiume, abbattuto l'ultimo albero, preso l'ultimo bisonte, pescato l'ultimo pesce, solo allora si accorgeranno di non poter mangiare il denaro accumulato nelle loro banche.“ —  Toro Seduto
La sua frase piu' famosa, ma non l'unica degna di nota, di Toro Seduto,un nativo americanocapo tribù dei Sioux Hunkpapa, è ricordato nella storia statunitense e dei nativi per aver mobilitato più di 3.500 guerrieri Sioux e Cheyenne nella famosa battaglia del Little Bighorn, dove ottenne una schiacciante vittoria sul colonnello George Armstrong Custer del Settimo cavalleggeri, il 25 giugno 1876.

Bibliografia:


La sua prima impresa, una spedizione di guerra contro i guerrieri Crow, gli consentì di avere il primo riconscimento a 14 anni, con la vittoria sul campo e una " penna bianca".
Il primo matrimonio, probabilmente sarebbe avvenuto durante i suoi primi vent'anni.

Gli vennero accreditate già da giovane, una serie di prodezze:l e sue responsabilità come sant'uomo inclusero la comprensione dei rituali e dei complessi religiosi e delle credenze Sioux., conobbe anche tecniche di guarigione con erbe medicinali,ma era anche  membro della Buffalo Society, una società legata alla caccia del bisonte.

Le guerre

Nonostante il trattato  per regolamentare la loro permanenza, ci furono violazioni da parte degli Stati Uniti, durante gli anni '50 e '60 del XIX secolo, con una serie interminabile di scontri e morti, parliamo del  17 agosto 1862, in cui scoppiò un conflitto tra alcuni cacciatori Sioux e coloni bianchi, nel Minnesota meridionale e si spostarono lungo il Missouri, ricordiamo la Battaglia di Killdeer Mountain, ma anche  massacro degli Cheyenne di Motavato ("Caldaia Nera"), avvenuto a Sand Creek il 29 novembre 1864, per opera delle truppe del colonnello John Chivington.

Nel 1868, il governo statunitense assegnò diverse sistemazioni per i Sioux, a seguito della Guerra di Nuvola Rossa, ma Toro Seduto continuò imperterrito nella sua battaglia

Toro Seduto diceva: „Quando sarai pronto a morire sarai grande abbastanza per vivere.“ 

Nel 1873 si trovarono alcuni giacimenti auriferi presso le Black Hills ("Colline Nere", in lakota "Paha Sapa" o "Ĥe Sapa") e  una spedizione militare, condotta nel 1874 dal Tenente colonnello George Armstrong Custer per stabilizzare l'area diventata preda dei cercatori d'oro.

Il 25 giugno 1876 il Settimo Cavalleggeri di Custer, la famosa battaglia presso il fiume Little Bighorn,in cui erano schierati più di 3.500 Sioux di Toro Seduto, Cavallo Pazzo e Fiele, e Custer rimase sconfitto e ucciso sul campo di battaglia.

 Alla morte di Custer, i Sioux fecero capire al governo statunitense di aver comunque rispettato il Trattato di Fort Laramie, stipulato nel 1868. Il governo statunitense dichiarò di non sentirsi più vincolato dal Trattato di Fort Laramie e nel 1877 decise di intraprendere nuove irruzioni nelle terre Sioux, costringendo molti nativi americani ad arrendersi. Toro Seduto, accusato di aver scatenato il massacro, rifiutò di arrendersi e, nel maggio 1877, si trasferì con la sua tribù nello Saskatchewan, in Canada, dove rimase in esilio per molti anni ai piedi della Wood Mountain, rifiutando il perdono presidenziale e l'opportunità di ritornare[4] (wikidpedia).

Nel 19 luglio 1881, la fame e malattia lo indussero

alla resa, ma rappresentò sempre un simbolo e un pericolo per gli statunitensi che alla fine gli diedero la possibilità di stare nel circo circo Barnum solo per quattro mesi, dopodiché ritornò nella sua tribù del Dakota del Sud. Tornò nella Riserva Indiana di Standing Rock nel Dakota del Sud,

ma lo tenevano sempre d'occhio e alla fine fu ucciso a colpi di pistola il 15 dicembre 1890: la sua salma si trova al Sitting Bull Monument.

Fu un vero duro: "Non venderò mai neppure una zolla della nostra terra ai bianchi e non concederò loro la possibilità di fare legna dove ci sono i nostri fiumi", ed ancor oggi viene citato tra i difensori della propria terra.

In Italia arrivò tra assieme agli artisti del circo," Napoli fu una delle ultime città europee che vide. La tournée europea del Wild West Show con Buffalo Bill, Toro Seduto, Calamity Jane e Alce Nero".

In Italia, esiste la Wambli Gleska: associazione culturale senza fini di lucro, ufficialmente riconosciuta dall’ONU come ONG (Organizzazione Non Governativa internazionale) costituita ufficialmente per espressa volontà del Consiglio Tribale dei Lakota di Rosebud (Sud Dakota), del Presidente e del Consiglio degli Anziani.

Una delle piu' belle frasi:

„La vostra gente stima gli uomini quando sono ricchi: perché hanno molte case, molta terra, molte squaw, non è così? […] Bene, diciamo allora che il mio popolo mi stima perché sono povero. Questa è la differenza!“ —  Toro Seduto

Fonte: https://le-citazioni.it/autori/toro-seduto/