Torino, scoperti ladri di opere d'arte

Intervento dei carabinieri

Torino, scoperti ladri di opere d'arte


TORINO: Tentano di estorcere denaro per restituire cinque opere darte rubate al “Museo del vetro” di Düsseldorf (Germania). Al momento dello scambio trovano ad attenderli i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale.  

I Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Torino, al termine di unattività investigativa denominata Kristall coordinata dalla Procura della Repubblica di Asti, hanno recuperato cinque opere darte in cristallo, risalenti al XV e XVI secolo e di eccezionale valore storico-artistico, rubate l8 febbraio 2000 al Kunstpalast, Glasmuseum Hentrich di Düsseldorf (Germania) con leffrazione di una teca. 
Questa la vicenda. Dopo il colpo, per anni non se ne sa più nulla. Poi qualcuno si fa vivo, raggiungendo i responsabili del museo e indicando di essere in possesso degli oggetti, che possono tornare al loro posto a patto di ungere le giuste ruote    
I contatti sono dapprima epistolari e poi telefonici, mano a mano che i possessori della refurtiva acquistano fiducia. Il valore commerciale è superiore, ma sul mercato clandestino le quotazioni si abbassano e così la richiesta “scende” alla cifra di 200 mila euro. Lo scambio fra denaro e opere è richiesto in Italia. Così ai primi di luglio, in Roma, si svolge un incontro fra personale dellAmbasciata tedesca e i responsabili del Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale. La decisione possibile è una sola: fingere di accettare la richiesta e organizzare unoperazione sotto copertura per intervenire non appena si vedranno arrivare i possessori con gli oggetti. Lo scambio informativo prelude allinvio di un Ordine Europeo dindagine da parte dellAutorità Giudiziaria  di Düsseldorf a quella italiana, diretto a identificare gli autori dell’estorsione.  La zona indicata per lo scambio si trova in Piemonte al confine con la Liguria, così dellattività viene investito il Nucleo TPC di Torino. Con le indicazioni fornite dalla polizia tedesca, i Carabinieri del Nucleo piemontese avviano le indagini riuscendo in breve tempo, grazie anche alla conoscenza del territorio delle Stazioni Carabinieri di Dego (SV) e Cortemilia (CN), a individuare  quale principale artefice di questo singolare cavallo di ritorno  un cittadino tedesco da anni dimorante a Gorzegno (CN) e noto in paese come lavvocato, per la sua abitudine di  presentarsi in pubblico come esperto di diritto. 
Lulteriore richiesta di pagamento, indirizzata dal Museo a un autorevole esperto del particolare settore artistico, porta allorganizzazione di un incontro per effettuare lo scambio allinterno di un hotel del centro di Alba. La struttura è letteralmente imbottita dal ROS di telecamere e microfoni, numerosi Carabinieri si infiltrano tra i clienti e il personale  dellalbergo. Lavvocato viene osservato da lontano uscire di casa con due grosse borse. Le ripone con cura  nei sedili posteriori della sua Audi e si avvia verso il suo appuntamento. È il segno che tutto sta andando per il verso giusto, scatta il pedinamento.  
Durante lincontro, verificate lautenticità delle opere e l’effettiva provenienza dal furto del 2000, i Carabinieri intervengono, arrestando il responsabile e una sua complice per tentata estorsione e ricettazione e  recuperando lintera refurtiva. Nel corso delle perquisizioni si rinviene un altro importante oggetto in cristallo, di dubbia provenienza, sul quale saranno condotti ulteriori accertamenti.
Gli arrestati, un uomo di sessantasette anni e una donna di sessantatré, entrambi di origine tedesca, incensurati e dimoranti in una masseria di Dego, sono condotti presso le case circondariali di Asti (luomo) e Torino (la donna). 
Gli oggetti artistici recuperati, assicurati per un valore economico di 700 mila euro, sono ora custoditi a disposizione dellAutorità Giudiziaria dai Carabinieri del Nucleo di Torino, in attesa della formale restituzione alle istituzioni tedesche.