Ferrara. Stalker, tormentava l'ex, e l'aggrediva, scatta l'Ammonimento del Questore
Uno stalker di Ferrara, tormentava l'ex fidanzata, presa per i capelli, e sbattendole la testa al muro.
Ferrara. Stalker, tormentava l'ex, e l'aggrediva, scatta l'Ammonimento del Questore
Ferrara 21 Luglio, la Polizia ha notificato un'ammonimento, ad un ferrarese macchiatosi di atti persecutori e stalking, nei confronti della ex fidanzata.
La vittima delle persecuzioni, ha riferito agli agenti, di aver intrattenuto un rapporto sentimentale durato quasi due anni, caratterizzato già dai primi mesi da incomprensioni, litigi per futili motivi, e continue scenate di gelosia, dai toni violenti o intimidatori, tanto da indurla ad interrompere la relazione dopo qualche mese. Ciò nonostante lo stalker, continuava a perseguitare la donna, facendole promesse che avrebbe cambiato i suoi comportamenti, ma per fortuna la donna non ha mai ceduto alle promesse, continuando ad esericitare la sua volontà d'interrompere il rapporto.
A quel punto il persecutore, non accettando la decisione, cominciò a tromentare la vittima tempestandola di messaggi, continue telefonate, appostamenti sotto casa e nei luoghi frequentati dalla vittima.
Al fine di fare cessare la persecuzione, la donna aveva acconsentito ad un incontro per chiarire definitivamente la loro situazione, ma lo stalker preso da uno scatto d’ira, l'aveva aggredita prendendola per i capelli, strattonandola, sino a sbatterle la testa contro il muro, minacciandola, e causandole delle lesioni.
La giovane donna, ormai timorosa e costretta a cambiare le proprie abitudini, temeva per la propria incolumità, così segnalò l'accaduto alla Polizia, Divisione Anticrimine della Questura, Ufficio specializzato nella trattazione di casi di stalking e violenza di genere, che dagli accertamenti riscontrava le oggettività delle dichiarazioni, ricevute dalla donna.
Così scattò il provvedimento di “Ammonimento” , intimando allo stalker di interrompere ogni tipo di contatto, e condotta lesiva.
La violazione dell’Ammonimento comporta l’avvio di un procedimento penale d’ufficio, e l’aggravamento della pena.
Il Questore Capocasa che si è occupato del caso rilascia questa dichiarazione, fondamentale per aiutare tutte le vittime di questi soprusi : “ Siamo consapevoli che queste battaglie sono difficili e complesse. I numeri di questa mattanza domestica evidenziano l’immagine di una società che incontra difficoltà a liberare le donne dal loro inferno privato.
Un inferno reso ancora più spettrale dalla pandemia che ha trasformato la casa in una prigione senza via di fuga. Il percorso è lungo, ma se lo percorriamo insieme, in sinergia con la stessa intensità, con la stessa partecipazione, con lo stesso coinvolgimento emotivo, quell’impegno dell’eliminazione delle violenze contro le donne passerà da ambizioso proposito a una realtà concreta”.