Coronavirus, Palù: non è la peste
I ricchi hanno soldi per curarsi, vedi Berlusconi e Trump, dimostrazione che la cura c'è, ma non per tutti?
Non è la peste, il messaggio chiaro del virologo professore dell'Università di Padova ,Pelù.
Ma comeè possibile alloram che il Governo tra poco chiuda tutto, verrebbe da dire.
I contagiati crescono a migliaia e tantissimi sono gli asintomatici: "il 95 per cento non ha sintomi e quindi non si può definire malato" insiste Palù.
Una delle tante anomalie di questa crisi, il virus esiste certamente, visti i disastri che provoca, ma altrettanti li sta portando la nostra inefficienza e gestione governativa, che ha avuto messi per preparsi e siamo al punto precedente, marzo.
Di quali dati possiamo fidarci vista la marea comunicativa a cui siamo sottoposti?
Palu': "quello che veramente conta è sapere quante persone arrivano in terapia intensiva: è questo numero che da' la reale dimensione della gravità della situazione. In ogni caso questo virus ha una letalità relativamente bassa, può uccidere, ma non è la peste", e si dice anche "contrario come cittadino al lockdown".
I dati delle terapie intensive sono certe almeno quelle o no? Ci vorrebbero osservatori estranei all'ambiente sanitario troppo politicizzato, visto che tutto è gestito dalla politica e questo ingenera dubbi continui.
I morti sono tanti ma sono di coronavirus, altro interrogativo che ci assilla? Oppure si tratta di persone ammalate di tumore, diabete ecc che poi hanno contratto anche, ripeto anche il virus, e sono morti.
Senza le autopsie si può affermare che i morti sono di coronavirs con certezza?
Sulla letalità, il Prof.Palù è chiaro, dote non comune di questi tempi:
"Tutto questo a fronte di una malattia, la covid-19, che, tutto sommato ha una bassa letalità. Cioè non è così mortale. Dobbiamo porre un freno a questa isteria"
Preoccuparsi e "tenere le distanze" va bene come le mascherine, ma sono palliativi e strumenti che servono, ma alla lunga la crisi se non ben gestita porterà alla guerra civile e alla fine del nostro mondo attuale: resteranno solo i poveri.
I ricchi hanno soldi per curarsi, vedi Berlusconi e Trump, dimostrazione che la cura c'è, ma non per tutti?