Castello di Cisterna: 21 arresti per droga
Gli arresti sono stati eseguiti tra Castello di Cisterna, Pomigliano d’Arco, Napoli, Giugliano in Campania, Pimonte, Santa Maria Capua Vetere (Ce), Castel Volturno (CE), Valle di Maddaloni (Ce), Salerno e Cosenza
Gli arresti sono stati eseguiti tra Castello di Cisterna, Pomigliano d’Arco, Napoli, Giugliano in Campania, Pimonte, Santa Maria Capua Vetere (Ce), Castel Volturno (CE), Valle di Maddaloni (Ce), Salerno e Cosenza
Questa mattina i Carabinieri della Compagnia di Castello di Cisterna hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia partenopea,arrestando 21 persone.
Gli arrestati sono vicini al gruppo camorristico facente capo a Bruno Mascitelli “O’ Canotto” (già ritenuto contiguo al clan SARNO, operante nel quartiere Ponticelli di Napoli e nei paesi dell’Area Vesuviana e sono gravemente indiziati a vario titolo di associazione di tipo mafioso finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti e della commissione di reati in materia di armi, contro il patrimonio e la persona.
L’indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Napoli e condotta dalla Sezione Operativa della Compagnia Carabinieri di Castello di Cisterna, ha documentato le dinamiche criminali esistenti nei territori di Castello di Cisterna e Pomigliano d’Arco e ha permesso di ricostruire le strutture organizzative di alcune fiorenti piazze di spaccio nei quartieri popolari ex L.219/81 dei comuni menzionati.
Secondo quanto ricostruito nel corso delle indagini, la figura apicale del gruppo, Bruno Mascitelli, storicamente legato ai gruppi criminali dell’area orientale di Napoli, poteva contare su propri referenti locali che gestivano le piazze di spaccio all’interno dei quartieri “ex lege 219” di Castello di Cisterna e Pomigliano d’Arco.
E’ stata documentata l’esistenza di un’organizzazione di matrice camorristica, operante nei quartieri “ex lege 219” di Castello di Cisterna e Pomigliano d’Arco dedita al traffico di importanti quantitativi di droghe di varia natura, commercializzati nelle “piazze di spaccio” controllate e con la suddivisione dei ruoli tra promotore, affiliati, gestore di piazza, addetti al recupero crediti e pusher.
Nel corso delle indagini sono state sequestrate quattro pistole ed un fucile mitragliatore e notevoli quantitativi di hashish e cocaina.