ONE rivolge al G20 cinque domande sulla preparazione alla Pandemia
fondamentale evitare di ripetere gli errori che hanno ostacolato la risposta globale al Covid-19
Venezia, Italia, venerdì 10 luglio - ieri, nel tardo pomeriggio, è stato pubblicato il report di un panel indipendente di alto livello sulla preparazione e risposta in caso di pandemia. The ONE Campaign accoglie con favore questo sviluppo, ma avverte che non può andare a scapito degli sforzi urgenti per porre fine all'attuale pandemia - soprattutto perché molti paesi a basso reddito stanno affrontando una nuova ondata paralizzante del virus, e tassi di infezione in rapida accelerazione che minacciano di travolgere i fragili sistemi sanitari.
Una nuova analisi di ONE mostra il crescente danno che la terza ondata sta causando in molti paesi africani. Per evitare che questo diventi un'emergenza umanitaria, il G20 deve garantire che il lavoro sul rapporto di preparazione e risposta in caso di pandemia non distragga i leader mondiali dall'affrontare la crisi attuale. Per affrontare questi rischi ed evitare di ripetere gli errori che hanno ostacolato la risposta globale al Covid-19, ONE chiede al G20 di rispondere urgentemente alle seguenti cinque domande:
- Come farà il G20 a conciliare il lavoro sulla preparazione e risposta in caso di pandemia con la necessità di porre fine ad una pandemia in corso che si sta ancora diffondendo in gran parte del mondo?
- Come sarà finanziato il report alla preparazione alla pandemia in modo che tutti i paesi siano attrezzati per affrontare le minacce sanitarie globali?
- Come farà il G20 a garantire un'equa distribuzione di vaccini, trattamenti terapeutici e altre attrezzature mediche salvavita durante le future crisi sanitarie?
- Quali misure saranno prese per proteggere l’approvigionamento e garantire che più aree del mondo siano in grado di produrre medicine e attrezzature salvavita?
- Una nuova assegnazione di diritti speciali di prelievo (DSP) del FMI dovrebbe anche essere discussa dai ministri delle finanze questo fine settimana. L'analisi di ONE mostra che i paesi del G20 sono destinati a ricevere 60 volte più DSP dei paesi africani che si trovano o si troveranno a rischio di grave debito. Come farà il G20 a garantire che i paesi a basso reddito abbiano le risorse per rispondere all'attuale pandemia e prepararsi alla prossima?
David McNair, Direttore Esecutivo per le Politiche Globali presso The ONE Campaign , ha dichiarato:
"Non è mai troppo presto per iniziare a prepararsi per la prossima crisi sanitaria globale, ma con un numero sempre maggiore di paesi più poveri del mondo che stanno affrontando una terza ondata mortale della pandemia, il G20 perderà ogni credibilità in merito alla sua leadership in futuro se non agisce ora e nega a quei paesi la stessa protezione dal virus e dalle sue conseguenze che le nazioni ricche hanno ricevuto.
“Se sono davvero interessati a trarre insegnamenti da questa pandemia e a sviluppare piani efficaci per affrontare le future minacce sanitarie, i leader del G20 devono iniziare ad affrontare l'attuale ingiusto e pericoloso sistema di due pesi e due misure in cui i paesi più ricchi del mondo agiscono secondo una serie di regole e i più poveri del mondo secondo un'altra. Questo porta solo a una situazione di perdita per tutti noi".