subito i vaccini nelle imprese!
Il Vice Segretario di AIME, Matteo Marchesi
Il Vice Segretario di AIME, Matteo Marchesi:
subito i vaccini nelle imprese!
Il mondo sta vivendo una crisi globale. La pandemia da covid19 ha alterato le nostre aspettative e ha condizionato la vita di ciascuno di noi. La crisi è stata sanitaria: migliaia di morti e dozzine di migliaia di ricoverati, nonché sistemi sanitari di tutto il mondo al collasso. Per affrontare questa emergenza si è scelto, in quasi tutto il globo, di sacrificare la vita sociale e consumatrice dei cittadini con l’adozione di chiusure di attività commerciali, centri urbani, attività di ogni genere, spostamenti. Ciò ha comportato, dunque, un'altra crisi conseguente: economica e sociale.
Ad ora molte attività commerciali sono chiuse nelle cosi dette “zone arancioni” e “rosse”, quali attività di ristorazione, ad esempio; ed altre sono chiuse da diversi mesi anche nelle “zone gialle”: cinema, teatri, palestre, piscine, centri benessere etc.
I vaccini sono, ad ora, l’unica vera opportunità per uscire da questo dramma per le nostre imprese, sbloccare la mobilità intra-regionale e intra-nazionale all’interno di Schengen, e rilanciare i consumi, rilanciare l’economia di scala ed il turismo, fuoriuscire da questo impasse.
Sappiamo bene che l’approvvigionamento dei vaccini è difficoltosa, poiché le case farmaceutiche produttrici faticano a rispettare le evasioni degli ordini dei quantitativi promessi.
Tuttavia, dalla Politica del nostro territorio regionale ci aspettavamo e ci aspettiamo di più.
Serve un piano di vaccinazione sui territori che non sia solo un proseguirsi di annunci e possibilità. C’è bisogno di un’organizzazione di scala che porti gli enti territoriali ad individuare aree deputate alle vaccinazioni, per piccoli distretti locali, affinché non ci sia una dispersione di altro tempo ed energie per imprese e lavoratori. Trovo iniquo poter vaccinare un anziano, over 80, presso unici centri provinciali, spesso lontani dal luogo di residenza, generando solo problematiche per i loro figli: le fasce produttrici.
Eppure abbiamo un’ampia scelta di luoghi dove, in ogni comune, frazione o località è possibile fare le vaccinazioni: sale pubbliche, palestre, cinema e teatri, oratori, velocizzando così le operazioni ed evitando i disagi ai cittadini che si sono verificati in queste settimane.
Tutto ciò va’ necessariamente condito con un tempo di programmazione del piano vaccinale coerente con le dosi che attualmente abbiamo disposizione. È impensabile promettere vaccinazioni di intere fasce di popolazione per poi arretrare, creando solo confusione e aspettative disattese.