Lorena Polidori (ex FI) "speranza e necessità di una nuova politica"
Lorena Polidori. Dichiarazioni sullo scenario politico
"La necessità di una vera e sana politica, seguita da nuova classe dirigente"
Lorena Polidori, laurea in scienze politiche indirizzo lavoro, ex coordinatore provinciale di Forza Italia Macerata, non manca nel farsi sentire in commenti sullo scenario politico. Una donna di nota cultura e caparbietà, quale una volta uscita dal partito berlusconiano, rimase delusa del passaggio con Renzi in Italia Viva.
Le sue dichiarazioni : Il panorama politico attuale offre spunti di riflessione sempre più inquietanti, di tutto siamo spettatori tranne che di politica, l’unica cosa di cui ha indispensabile bisogno, in questo momento, il nostro paese.
Ci stiamo avviando verso la fase del vaccino che tutti auspichiamo essere la risoluzione a questa feroce pandemia che lascia dietro di sé morte, dolore, povertà e una crisi economica dalla quale ne usciremo tra qualche decennio a volere essere ottimisti.
In questo quadro cosi infelice, i nostri “politici” , o meglio “onorevoli” parlamentari che calcano le scene di questa commedia pirandelliana stanno offrendo giorno dopo giorno ai cittadini italiani e al mondo intero uno spettacolo indegno.
Una maggioranza sempre più scollata dalla quale si iniziano ad intravedere crepe insanabili, la palese conferma di quanto siano distinti e distanti tra loro.
Una minoranza ancora troppo immatura, a volte troppo sopra le righe per poter avere quella autorevolezza e capacità di Governo necessarie a governare un paese.
Un Presidente del Consiglio che viaggia incessantemente a colpi di DPCM per troppa debolezza politica e troppa mancanza di fiducia nel Parlamento.
Infine il Colle, arroccato in un imbarazzante silenzio spettatore di cotanto disastro, un Presidente della Repubblica sicuramente preoccupato e tanto lontano da questi atteggiamenti poco attinenti al suo trascorso politico.
Di fatto siamo in balia di una crisi di Governo con un Presidente del Consiglio sempre più isolato dalla sua stessa maggioranza, sottoposto ad un continuo gioco forza tra le parti che poco di produttivo offre agli italiani invece, sempre più soli e disorientati, alle prese con colori e restrizioni dell’ultimo minuto.
Da appartenente da sempre al centro moderato, europeista, garantista osservare tutto questo mi fa soltanto arrivare alla semplicistica (se vogliamo) conclusione di quanto vi sia bisogno di figure politiche mature che siano all’altezza di traghettare questo paese fuori dalla pandemia, l’equivalente di una guerra.
Di quanto vi sia bisogno di ripopolare quello spazio al centro da troppo tempo lasciato vuoto, quell’area politica centrista detentrice di moderazione, dialogo e ponderata programmazione.
Quando nel 2018 con profondo dispiacere, lasciai Forza Italia dando le dimissioni da Coordinatrice Provinciale del movimento il motivo fu proprio questo, si era persa la vera identità di quella forza centrista, moderata da sempre argine e guida del centrodestra, il movimento era divenuto una sorta di raggruppamento di varie sensibilità che seppur legittime all’interno di una forza politica non davano più adito a confronto e dibattito politico costruttivi, bensì, a personalismi votati solo ad ottenere risultati personali, incrostando quei “ponti”, collegamento tra le varie “fazioni interne” in modo irreversibile per poter continuare a pensare ad una linea politica condivisa.
Tutto ciò accaduto in ogni territorio nazionale portando alla sua fine quell’area moderata, “collante” politico, cosa di cui oggi ne constatiamo inequivocabilmente l’assenza.
Non mi sento neanche di accennare ad un mio “volante” passaggio ad Italia Viva nella quale seppur a grande fatica avevo riposto il pensiero che potesse essere quel contenitore liberale e riformista che era venuto a mancare.
In questo momento di evidente debolezza della politica italiana e dei suoi partiti, faccio fatica a ritrovare una precisa collocazione, preferisco rimanere alla finestra in attesa che identità politiche a me vicine dove ritrovare quei riferimenti di sempre trovino realizzazione, a quel punto non disdegnerò di certo un mio futuro impegno.