Fisco caput: annullate con una sentenza cartelle esattoriali di 50 milioni di euro.
La Commissione Tributaria Provinciale di Lecce con una sentenza annulla avvisi di accertamento per quasi 50 milioni di euro. Presunzioni dell’Agenzia delle Entrate insussistenti a seguito di una consulenza tecnica d’ufficio
Fisco caput: annullate con una sentenza cartelle esattoriali di 50 milioni di euro. La Commissione Tributaria Provinciale di Lecce con una sentenza annulla avvisi di accertamento per quasi 50 milioni di euro. Presunzioni dell’Agenzia delle Entrate insussistenti a seguito di una consulenza tecnica d’ufficio
Non possiamo non segnalare l’eccezionale sentenza della Commissione Tributaria Provinciale di Lecce – Sez. 2 – la n. 527/2021, ritirata oggi, che, in accoglimento delle eccezioni di diritto e di merito formulate dall’avvocato Maurizio Villani, ha annullato sei avvisi di accertamento dell’Agenzia delle Entrate di Lecce dell’importo stratosferico di quasi 50 milioni di euro.In sostanza, i giudici tributari, con un’adeguata fase istruttoria e con la nomina di un consulente tecnico d’ufficio, hanno annullato le presunzioni dell’Agenzia delle Entrate che riteneva gli acquisti oggettivamente inesistenti, quando invece la società ha dimostrato che gli acquisti erano stati effettuati con il pagamento dei bonifici e con la rivendita dei beni.La decisione è così rilevante non solo per l’entità degli importi ma anche perché dimostra in ben 63 pagine, che quando nel processo tributario si attua una seria ed approfondita fase istruttoria quasi sempre vengono annullate le presunzioni fiscali della Guardia di Finanza e degli Uffici fiscali.Purtroppo, oggi, difficilmente nel processo tributario si svolge la fase istruttoria con la nomina di un consulente tecnico d’ufficio (CTU), organo terzo ed imparziale per valutare serenamente le prove offerte dal contribuente.Ecco perché è importante la riforma della giustizia tributaria, che non deve più dipendere dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, che è una delle parti in causa, ma da un organismo terzo ed imparziale come la Presidenza del Consiglio dei Ministri (art. 111, secondo comma, della Costituzione), con giudici professionali, a tempo pieno, vincitori di concorso pubblico, ben retribuiti, con l’obbligo di svolgere sempre la fase istruttoria, come in tutti gli altri processi.È bene ricordare, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, che attualmente, in Parlamento pendono diversi progetti di legge che prevedono la riforma della giustizia tributaria, con i principi più volte esposti anche con audizioni che il noto tributarista leccese ha avuto innanzi al Senato. Insomma, è giunta l’ora che la “riforma Villani” del processo tributario e di tutta la sua giurisdizione veda la sua luce ed attuazione.