Bruxelles, Oscar Lancini, emendamento contro l’utero in affitto.
Molti eurodeputati si sono richiamati ad una singolare libertà di coscienza, quando invece proprio su questo tema di civiltà non ci dovrebbero essere divisioni di credo o di natura politica
LANCINI (Lega): «IL PARLAMENTO EUROPEO NON FERMA
L’UTERO IN AFFITTO!»
(Bruxelles, 21 GEN) - L’Eurodeputato Danilo Oscar Lancini (Lega) interviene in merito al recente voto nella plenaria di Bruxelles su un emendamento contro l’utero in affitto.
«Tutti noi abbiamo ancora negli occhi - spiega Lancini - le recenti immagini di quei neonati prigionieri a Kiev senza le cure di una famiglia, a testimonianza di cosa sia realmente l’utero in affitto: una pratica che, in nome del profitto, sfrutta migliaia di donne indigenti ed assimila un figlio ad una merce.
Il Parlamento Europeo, in occasione del voto sulla “Relazione annuale su Diritti Umani e Democrazia nel mondo”, aveva l’occasione di esprimersi per una scelta di dignità della persona e tutela della donna attraverso uno specifico emendamento proposto da esponenti di vari gruppi che impegnava le istituzioni UE a fermare questo atto di sfruttamento, ma così non è stato e l’emendamento è stato respinto.
Molti eurodeputati si sono richiamati ad una singolare libertà di coscienza, quando invece proprio su questo tema di civiltà non ci dovrebbero essere divisioni di credo o di natura politica. Non possiamo permettere che da più parti oggi si tenti di mercificare una vita che nasce o di cancellare il ruolo fondamentale della famiglia composta da padre e madre ( non genitore1 e genitore2 ) quale cellula fondativa della nostra società e dei nostri valori.
Il Parlamento Europeo - conclude Lancini - che da sempre vorrebbe porsi come un faro per i diritti umani calpestati nel mondo, scrive una triste pagina della sua storia perdendo l’occasione di difendere concretamente la dignità umana - della donna in particolare - nonché il ruolo universale della famiglia»