Bimbi strappati a nonni e zii?
Non vogliamo che paghino i minori.
MINORI. APPELLO FAMIGLIA N.: NEGATA SOSPENSIVA, PERCHE' BIMBI STRAPPATI A NONNI E ZII?
"SU CASO RICHIESTA ATTENZIONE ANCHE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA"
(DIRE) Roma, 4 ago. - "A seguito del pronunciamento del Tribunale
dei Minori di Roma, che non ha concesso una sospensiva in attesa
del giudizio della Corte d'Appello sull'assegnazione dei minori
presso una casa famiglia, gli attuali tutori nominati (i nonni),
coadiuvati dagli zii, si domandano: perche' un padre che ha messo
solo in protezione i suoi figli, che li ha solo tutelati e
supportati economicamente in tutto insieme ai nonni e zii, che si
e' messo a disposizione dello Stato pur non avendo fatto nulla di
male ai bambini, continua a subire tutto questo? Perché una madre
e una nonna materna che fin dall inizio si sono disinteressate
vengono premiate e a pagare sono i minori? Perché sottrarre i
minori da ambiente in cui hanno trascorso serenamente oltre due
anni della loro esistenza in una fase delicatissima, godendo dei
massimi comfort, del massimo sostegno e dei massimi servizi?". In
una nota stampa la famiglia 'coraggio' N. che il 13 luglio scorso
aveva rivolto un accorato appello al Presidente della Repubblica,
torna sul caso ribadendo come sarebbe "traumatico questo
mutamento, tra l'altro- specificano- ancora una volta provvisorio
perchè suscettibile di successive modifiche a seguito dell'esito
dell'udienza già fissata per il 17 novembre 2021".
Continua il comunicato inviato alla Dire, in cui la famiglia
si rivolge ancora una volta anche al capo dello Stato: "Perche'
appunto il Tribunale dei Minori non ha concesso una sospensiva in
attesa del giudizio della Corte d'Appello ignorando il senso di
precarietà a cui in questo modo ha condannato i tutori ed i
minori che potrebbero in qualunque momento essere obbligati a
dare seguito a quanto imposto? Perché non si è tenuto conto del
fatto che l'affidamento dei minori ad un istituto produce
'profonde ed irreversibili modifiche nelle relazioni tra i
componenti del nucleo familiare'? Perché si è preferito ignorare
il forte attaccamento che i bambini dimostrano sia verso i nonni
e gli zii paterni, tutti percepiti come figure di riferimento
stabili ed affidabili? Perché porli di fronte alla possibilità di
un nuovo traumatico distacco? Perché si predilige una modalità
che mette di nuovo i bambini in mano alla mamma sulla quale pende
una diagnosi di distacco ed anaffettività nonché un provvedimento
penale per maltrattamento nei confronti di uno dei due minori?
Perché non si tiene conto del fatto che la madre è stata ritenuta
un soggetto che, per le sue problematiche, non si cura della
salute e del benessere psicofisico dei figli, come del resto
dimostrano fatti inconfutabili come l'accertata scarsa igiene
dentale, per quanto riguarda la bambina, e la malnutrizione per
quanto riguarda il bambino? Perché- incalzano- si è preferito non
tener conto delle continue bugie raccontate dalla madre, dei suoi
atteggiamenti provocatori giunti fino all'aggressione fisica nei
confronti del padre dei bambini durante un soggiorno nella sua
terra d'origine? Perché non si è tenuto conto di un atto
significativo come la richiesta di ricusazione delle Ctu?".
"In nome del superiore interesse dei minori- si legge in
conclusione- si sollecita una risposta ai numerosi quesiti la cui
sospensione rischia di provocare danni maggiori di quelli che i
bambini hanno già loro malgrado subito".
(Com/Sim/ Dire)