ALLERTA NEVE: ennesima occasione per NON garantire i pendolari
proclamata una soppressione di più del 60
Basta poco e l'Italia affanna, non solo per il covid, i servizi latitano da anni ormai, anche se cambiano i governi!
Oggi l'ennesimo comunicato dei pendolari:
ALLERTA NEVE: ennesima occasione per NON garantire il servizio ferroviario regionale
Ci dispiace constatare che anche questa volta stiamo assistendo ad un piano emergenza neve che crea
l'emergenza invece che mitigarla.
Con un annuncio preventivo di ieri, è stata infatti proclamata una soppressione di più del 60% dei treni
per l'intera giornata odierna. Percentuale cresciuta ulteriormente oggi, in seguito a ulteriori
soppressioni e limitazioni dovute a guasti o alberi sui binari.
Sembra proprio che ogni scusa sia buona per tagliare corse e non fare servizio. Tutto questo in un
periodo - quello della pandemia - dove l'obiettivo primario di tutte le istituzioni dovrebbe essere quello
di evitare assembramenti e affollamenti sui mezzi pubblici in modo da tutelare quella fascia di cittadini
che non hanno la possibilità di recarsi al lavoro con mezzi privati.
Per i prossimi giorni, sono previste altre giornate di neve. Dovremo aspettarci altre soppressioni,
*magari fino a che non arriveranno le miti temperature di primavera? *
Ci domandiamo come tutto ciò possa accadere in un Paese evoluto come il nostro, in una Regione che
nel 2026 dovrà organizzare addirittura le Olimpiadi invernali ma che si blocca per 20 cm di neve.
Come pensiamo di farli arrivare i turisti, gli spettatori e gli atleti alle gare?
Per i prossimi giorni, in cui sono previste altre giornate di neve, cosa ci dobbiamo aspettare quindi?
Treni soppressi fino alla primavera?
Ricordiamo che i mezzi di trasporto pubblici, servono alle persone per andare a lavorare e a studiare
quindi sono indispensabili soprattutto in un momento di crisi sanitaria ed economica come quello in cui
ci troviamo. Lo smartworking non funziona per tutti, ci sono infermieri, medici, negozianti, dipendenti,
operai, partite IVA che utilizzano quotidianamente i mezzi pubblici e devono avere il diritto di poterlo
continuare a fare.
Una riduzione del trasporto in considerazione del maltempo è necessaria, ma la scure di Trenord che
arriva a tagliare in alcune tratte la totalità delle corse no, non è accettabile: diventa interruzione di
servizio pubblico.
La Regione diventa arancione per il governo, ma resta rossa per il trasporto pubblico: in qualche caso
rossa per la vergogna.
Auspichiamo vivamente che nei prossimi giorni RFI, FNM, Trenord, Protezione Civile, e non da meno
Regione Lombardia, mettano in atto un “piano neve” che riduca i rischi per il servizio ferroviario ma
che tuteli il diritto di mobilità dei viaggiatori, garantendo anche in questa situazione le fasce di garanzia
ed almeno un treno ogni ora, per tutte le tratte, in tutto l’arco della giornata.
Milano, 28 dicembre 2020
Franco Aggio
Giorgio Dahò
Stefano Lorenzi
Francesco Ninno
Sara Salmoiraghi