Afa e disagi al “Vito Fazzi” di Lecce: manca l’aria condizionata nel reparto di Ortopedia.

La segnalazione di alcuni parenti dei pazienti

Afa e disagi al “Vito Fazzi” di Lecce: manca l’aria condizionata nel reparto di Ortopedia.
Afa e disagi al “Vito Fazzi” di Lecce: manca l’aria condizionata nel reparto di Ortopedia.

Afa e disagi al “Vito Fazzi” di Lecce: manca l’aria condizionata nel reparto di Ortopedia. La segnalazione di alcuni parenti dei pazienti

Reparti infuocati. Non è il titolo di un film, ma la fotografia di ciò che ci hanno raccontato alcuni parenti di pazienti ricoverati all’Ospedale Civile “Vito Fazzi” di Lecce che hanno segnalato quella che può essere descritta come un’emergenza nell’emergenza. Non solo, infatti, i disagi da Covid-19 con le limitazioni alle visite da parte dei propri cari ai degenti ma, la permanente assenza di aria condizionata in un periodo di perdurante calura quale quello di quest’inizio estate. In particolare, ci è stato riferito che presso il reparto di “Ortopedia Donne” la situazione sia diventata insostenibile a causa dell’afa di questi giorni e che molti abbiano protestato al fine di veder ripristinato un sistema sufficiente e minimo di condizionamento che, sino ad oggi, in questi giorni terribili, è mancato, nonostante le reiterate lamentele di pazienti e parenti. Chiaramente il problema non può dipendere dall’equipe medico sanitaria del primario Giuseppe Rollo, da tanti considerata un’eccellenza della sanità pubblica, ma è evidente che in una situazione simile ci si aspetta un intervento immediato ed urgente volto al ripristino delle condizioni necessarie di vivibilità di ammalati che vivono il disagio di dover stare in un letto d’ospedale, molti immobilizzati a causa degli interventi chirurgici cui sono stati sottoposti ed impossibilitati a muoversi. L’appello di Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è che chi ha la responsabilità della gestione tecnica e amministrativa della struttura, si faccia carico immediato dell’emergenza e non si aspetti domani per risolvere questa grave situazione.