Saverio Zavettieri, no alla Calabria regione di mafia
Riceviamo e pubblichiamo.
Gli applausi al boss di Vibo tale Saro Cassarola - il soprannome dice tutto - oltre ad essere disgustosi e sconcertanti sono dei colpi micidiali all'immagine della Calabria marchiata a fuoco come Regione di mafia e carburante per i giustizialisti in servizio permanente effettivo che ne fanno un uso strumentale per tappare la bocca a chiunque osi avanzare dubbi o riserve sull'operato della magistratura, qualunque sia il campo delle indagini e le misure adottate. Mai come in questo caso mi schiero dalla parte della legge e della magistratura inquirente ribadendo il concetto di fondo che il fenomeno mafioso proprio perché tale non si sconfigge con le azioni indispensabili di ordine publico e di natura penale se non si cambia il contesto sociale e famigliare degradato e malato nel quale prospera, attraverso un'azione coerente dello Stato e delle istituzioni spesso lontane e assenti sui temi dei diritti fondamentali del lavoro, della salute, dell'istruzione dei figli, della liberta' in una prospettiva di crescita civile culturale e sociale che non puo' restare preclusa ai calabresi. Le strade battute finora sono andate nella direzione opposta con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti.