Reggio Calabria, estorsioni, cosca di 'ndrangheta De Stefano

cosca di 'ndrangheta De Stefano, storia dagli anni '70 a oggi.

Reggio Calabria, estorsioni,  cosca di 'ndrangheta De Stefano
carabinieri, foto di repertorio

(ANSA) - CATANZARO, 25 FEB - La Polizia di Stato, coordinata dalla Dda di Reggio Calabria, ha eseguito 5 ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse nei confronti di elementi di vertice, affiliati e soggetti contigui alle potente cosca di 'ndrangheta De Stefano operante a Reggio. Gli indagati sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione mafiosa, estorsione e tentata estorsione ai danni di affermati imprenditori, aggravate dal metodo e dall'agevolazione mafiosa.


De Stefano, la cosca degli "Arcoti" così definita in quanto hanno la loro base nel quartiere Archi di Reggio Calabria.

Il capostipite don Mico Tripodo era tra gli anni '50 e '70 uno dei tre esponenti di spicco della criminalità organizzata calabrese insieme a don Mommo Piromalli nella Piana di Gioia Tauro e Antonio Macrì nella Locride. La cosca con lui fu alleata della Famiglia di Corleone, in Sicilia, divenne compare d'anello di Luciano Leggio e poi Totò Riina. (wikipedia).

La cosca con lui fu alleata della Famiglia di Corleone, in Sicilia, divenne compare d'anello di Luciano Leggio e poi Totò Riina.

Ricordiamo i loro trascorsi tornando agli anni '70, con la faida tra il 1974 e 1976 tra Paolo De Stefano e Mico Tripodo,
finita con l'arresto del secondo fatto poi uccidere da Cutolo, come abbiamo ricordato in un precedente articolo.
La guerra tra i clan proseguì nel tempo e nel 1974 fu ucciso Giovanni De Stefano.

La forza dei De Stefano è tale che le 'ndrine di di Gioia Tauro e San Luca cercarono di ridimensionarne l'influenza 
con l'avvertimento e cosneguente eliminazione nel 1977, di Giorgio De Stefano.
La loro azione in virtu' degli accordo con la Camorarra, li porta nello spaccio di Droga a Fondi (Lazio).
Nel 1985 altra guerra di mafia e morte di Orazio De Stefano che si era alleato con la nipote di Giuseppe Tegano ( contro i Condello)
Eserciti in lotta con morti ammazzati tra le due fazioni, Condello-Imerti e De Stefano-Tegano che porta nel giro di 6 anni a 685 morti.

Il numero altissimo di morti determinò un accordo con la divisione in zone, negli anni '90, tra Tegano, i De Stefano, i Libri e i Latella, da una parte e gli Imerti, Serraino, Condello e Rosmini

Ricorda lo storico Pino Arlacchi, che la fine di Paolo De Stefano, fu determinato dallo "sforamento" dei De Stefano nel porto di Gioia Tauro, dominato dai Piromalli.

Negli anni sono state numerose le operazioni dei Carabinieri per riuscire ad indebolire le cosche di cui parliamo: 

-23 giugno 2010 i carabinieri compiono 42 arresti in LombardiaFriuli Venezia Giulia ed Emilia-Romagna nei confronti di presunti esponenti dei Condello, e dei De Stefano-Libri, accusati di associazione mafiosa ed estorsione. È stato arrestato anche Cosimo Alvaro, figlio di Domenico, membro dell'omonima 'ndrina e membri dei Rugolino di Reggio Calabria, i Buda-Imerti di Villa San Giovanni, gli Italiano di Delianuova, gli Zito-Bertuca di Fiumara di Muro e i Creazzo di Scilla. Sono stati sequestrate oltre 20 imprese, centri sportivi, appartamenti e terreni.

-Il 14 marzo 2011 si conclude l'operazione Redux-Caposaldo che porta all'arresto di 35 persone in Lombardia ritenute affiliate ai Barbaro, ai De Stefano, ai Pesce e alle cosche di Africo.

-Il 18 novembre 2011 si conclude l'operazione della Guardia di Finanza Astrea contro 11 persone vicine alle cosche Tegano-De Stefano, tra cui appartenenti ai servizi segreti, massoneria deviataIl 3 aprile 2012 si viene a conoscenza che la DDA di Reggio Calabria sta indagando su Romolo Girardelli presunto faccendiere dei De Stefano che sarebbe legato in affari con l'ex tesoriere della Lega Nord Francesco Belsito, il primo col bisogno di riciclare denaro sporco, l'altro nascondere parte dei soldi ricevuti dai rimborsi elettorali[24]., avvocati, commercialisti e imprenditori.

-Operazione TNT 2, inizio 2015: otto arresti nella cosca Franco-Murina, costola dei Tegano

- Il 15 marzo 2016 si conclude l'operazione "Sistema Reggio" che porta all'arresto di 17 persone, presunte affiliate ai De Stefano, tra cui Giorgio De Stefano e Franco e dei Serraino e Araniti.

-Il 17 aprile 2018 si conclude l'operazione Astrea che porta al sequestro di beni dal valore di 50 milioni di euro riconducibili all'imprenditore Giuseppe Rocco Rechichi ritenuto affiliato alla cosca-

- Il 14 novembre 2018 si conclude l'operazione "Galassia" della Guardia di Finanza, della DIA, della polizia e dei carabinieri in cui il presunto membro dei Pesce-Bellocco Antonio Zungri, alcuni membri dei Tegano e forse dei Piromalli insieme a camorristi e a criminali pugliesi (clan Capriati e Parisi) si erano inseriti illegalmente nella rete commerciale delle società di scommesse online Planetwin365, "Betaland","Enjoybet" e "Planetwin".

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L'11 marzo 2019 vengono arrestate 19 persone tra la Calabria e la Lombardia, accusate a vario titolo di danneggiamento, riciclaggio, estorsione e associazione mafiosa. Operavano tra la Provincia di Bergamo e Brescia e sarebbero riconducibili ai De Stefano[36].

Il 20 giugno 2020 con l'operazione "Malefix" finiscono in carcere Carmine De Stefano e al fratello Giorgino “De Stefano all'anagrafe Giorgio Sibilio Condello, lo stesso gestisce l’Oro di Milano, la famosa catena di ristoranti che in Lombardia è frequentata da personaggi famosi[37].