Melito Porto Salvo, “Donne Insieme” e la vicenda del Consultorio

la struttura, che serve una popolazione di quasi 33 mila persone appartenente ai Comuni di Melito Di Porto Salvo, Bagaladi, Bova, Bova Marina, Condofuri, Montebello, Roccaforte, Roghudi e San Lorenzo, è nata nel 2012

Melito Porto Salvo, “Donne Insieme”  e la vicenda del Consultorio
Melito Porto Salvo, “Donne Insieme”  e la vicenda del Consultorio

VICENDA RELATIVA AL CONSULTORIO H 12 DI MELITO DI PORTO SALVO (RC) 

L’Associazione Culturale “Donne Insieme” (che fa parte anche della più ampia Associazione “Comunità Competente” ” Coordinamento guidato dal Dott. Rubens Curia e composto da 34 tra Associazioni, Fondazioni, Sindacati del Settore Sanità e singoli cittadini, costituito a luglio 2019 a Lamezia Terme, presso la Comunità Progetto Sud di don Giacomo Panizza, per essere valido ausilio per la programmazione e la gestione della tutela della salute in Calabria) presieduta dall’avv. Domenica Clemensi, vice presidente dott.ssa Vincenza Marino, è scesa in campo, dall’inizio del 2020, per far sentire la propria voce (attraverso numerose lettere indirizzate ai vertici della Sanità calabrese, oltre che alle varie testate giornalistiche on line e cartacee) a proposito di una vicenda tanto importante quanto delicata, ossia la sorte del Consultorio H 12 di Melito Di Porto Salvo (RC), una realtà che tocca da vicino tutte le donne dell’Area Grecanica: 

  • la struttura, che serve una popolazione di quasi 33 mila persone appartenente ai Comuni di Melito Di Porto Salvo, Bagaladi, Bova, Bova Marina, Condofuri, Montebello, Roccaforte, Roghudi e San Lorenzo, è nata nel 2012 in seguito alla chiusura del punto nascita di Melito Di Porto Salvo (RC) ed è il primo Consultorio H 12 della provincia di Reggio Calabria, il terzo della Calabria. Peraltro, il Consultorio è una delle sole tre strutture accreditate dalla Regione sul territorio calabrese;
  • prima dell’emergenza Covid-19, il Consultorio H 12 si trovava all’interno dell’ospedale di Melito Di Porto Salvo e svolgeva attività programmate erogando, altresì, molteplici prestazioni (percorso Nascita, visite ostetriche e ginecologiche, screening paptest per la prevenzione dei tumori femminili, visite neuropsichiatriche infantili per il sostegno e diagnosi di sviluppo, attività di prevenzione pediatriche, ostetriche e psicologiche nelle scuole, visite psicologiche, attività psicosociale per Tribunale per i Minorenni e Tribunale e Tribunale Ordinario, Ministero di Grazia e Giustizia , attività di incontri protetti su mandato dei tribunali) con modalità multidisciplinare attraverso una propria équipe composta da svariate professionalità (psicologo, pediatri, neuropsichiatra, pedagogista, ginecologo, assistente sociale e amministrativa) e poteva inoltre, fregiarsi di essere l’unico Consultorio dell’area grecanica ad avvalersi della figura dell’ostetrica;
  • successivamente, il Consultorio h 12 è stata smantellato per far fronte alla crisi pandemica;
  • nonostante la delibera n°245 del 16 aprile 2020, con la quale l’Asp ha stabilito che l’Ospedale di Melito di Porto Salvo avrebbe potuto ricoverare solo i pazienti Covid negativi, nulla è stato previsto in merito al Consultorio;
  • la REGIONE CALABRIA, Dipartimento Tutela della Salute e Politiche Sanitarie, con DCA n.91 del 18 Giugno 2020 ha approvato il “documento di riordino della rete ospedaliera in emergenza covid-19 art.2 del d.l. 34/2020” con il quale si rivede l’organizzazione della rete ospedaliera e si elabora un “Piano” per un potenziale aumento della domanda di assistenza, con particolare attenzione al regime di ricovero in Terapia Intensiva sì da poter fronteggiare in maniera adeguata le emergenze pandemiche come quella da COVID-19. Il predetto documento, con riguardo all’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria, e in particolare, con riferimento al Presidio Ospedaliero di Melito Porto Salvo, testualmente, a pag. 41, prevede: “Realizzazione di Pronto Soccorso dedicato Covid al piano terra del presidio, attraverso il recupero di struttura già in possesso dell’azienda, con tac e diagnostica di urgenza. È garantito l’accesso dedicato ai pazienti covid. La progettazione del Pronto Soccorso dedicato è concepita in modo flessibile per consentirne il relativo utilizzo in regime di normale attività ospedaliera con funzioni di servizi diagnostica per immagini”;
  • non sono state prese determinazioni in merito alla struttura la quale, di fatto, potrebbe rientrare nei locali dell’Ospedali adibiti a ciò;
  • nel mese di luglio si è appreso che l’Asp intende trasferire la struttura nella predetta sede c.d. “Palazzo Manganaro”, di proprietà del Comune di Melito di Porto Salvo e sito in zona centrale di fronte al palazzo comunale previa effettuazione di lavori per consentire il rispetto della normativa vigente circa l’accessibilità dei luoghi e barrire architettoniche;
  • ad oggi tuttavia, nulla si muove: il Consultorio  h 12 è stato “provvisoriamente” collocato in quattro stanze lungo il corridoio centrale dell’Ospedale Tiberio Evoli, ciò con evidente lesione del diritto alla privacy di coloro che vi accedono ed in spregio anche al fatto che il consultorio offre ben sette servizi (psicologico, sociale, pediatrico, ostetrico, ginecologico, pedagogico e neuropsichiatrico), che vi operano 12 unità lavorative, e dimenticando i numeri di prestazioni fornite nell’anno 2019 (oltre settemila di cui ben 4410 ostetriche, 700 servizio psicologico,550 servizio neuropsichiatria infantile, 550 servizio pedagogico, 700 servizio sociale,300 servizio ginecologico, 400 servizio pediatrico), nonché l’attività che, nonostante le difficoltà logistiche ed operative, è stata svolta nell’anno 2020 (basti pensare ad oltre 2660 prestazioni ostetriche, alle prestazioni telefoniche e corsi preparto e spazio mamma on line fornite da marzo ad agosto, e a tutto ciò che è stato effettuato in presenza da ottobre a dicembre).

Da quasi un anno dunque, il territorio è stato privato di questo indispensabile punto di riferimento, sia per i singoli che per le famiglie.