Massoneria, Il Rito Scozzese spiegato da Leo Taroni

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Leo Taroni, dal 2005 è 33° grado del RSAA, dal 2015 è Sovrano Gran Commendatore del RSAA di Palazzo Giustiniani e Presidente della Confederazione dei Supremi Consigli Europei del RSAA. Al seguente link c’è il ricco curriculum massonico di Leo Taroni: http://www.iskrae.eu/leo-taroni-luomo-dalle-mille-cariche-massoniche/.

Presenta in un video di alto livello, che abbiamo allegato, l'attività del Supremo Consiglio del 33.mo Rito Scozzese.

La storia:

"RSAA è il risultato finale di una complessa evoluzione che interessò vari sistemi alto graduali massonici, sviluppatisi in modo indipendente nel corso del XVIII secolo a partire dalle Ordonnances Generales pubblicate dalla Gran Loggia di Francia (1743) e successivamente attraverso il Capitolo di Clermont (1754) e gli Imperatori d’Oriente e d’Occidente (1758), che crearono le basi di una ritualità definita Rito di Perfezione o anche Rito di Heredom, che fu fondamentale per la successiva unificazione.

Nella seconda parte del 700 il centro propulsore della Massoneria Scozzese si spostò nel continente americano dove trovò impulso e diffusione sotto la spinta di Etienne Morin e successivamente di Henry Franken e quindi di Alexandre de Grasse-Tilly."

Obiettivi del Rito Scozzese:

"Perseguire la rettitudine, la verità, la giustizia, la tolleranza e la saggezza, senza individuare quali siano gli strumenti che il Rito Scozzese intende utilizzare, potrebbe apparire una dichiarazione d’intenti priva di una reale efficacia.
Parrebbero quasi mirabolanti astrazioni, del tutto disarmate di fronte al dilagare dell’illegalità, della corruzione, delle mistificazioni, delle palesi ingiustizie, dell’intolleranza e della sconsideratezza che si manifestano nella nostra società, e che arricchiscono negativamente, con dovizia di particolari, la cronaca quotidiana.

Segreti e iniziazione:

suo Essere è esclusivamente un Ordine Iniziatico e che in quanto tale non cospira contro nulla e nessuno; accoglie soltanto persone che intendano perfezionarsi ulteriormente percorrendo una antica via tradizionale, il cui tracciato non è assolutamente segreto e misterioso.