La Ndrangheta ringrazia lo Stato
Lettera pubbluca di denuncia
Riceviamo e pubblichiamo
"LA CONDANNA A MORTE EMESSA DALLO STATO E LA NDRANGHETA CHE RINGRAZIA " .
Ha ragione chi dice che la legge sui pentiti di mafia va cambiata (per me migliorata)
Abbiamo Giovanni Brusca libero e protetto (e per me non è sbagliato), abbiamo pentiti borderline che hanno fatto reati e violazioni gravi e nessuno ha preso provvedimenti (questo è sbagliato) , abbiamo la mia famiglia ,composta da onesti cittadini che prima di me hanno denunciato l'arroganza e la prepotenza mafiosa : mia moglie vera donna coraggio, 2 figli (una minore) una anziana e ammalata suocera, 2 cognati (uno gravamente invalido) , abbandonati in mezzo ad una strada dalla sera alla mattina senza aver fatto nulla di male,questa è una grave ingiustiza. Per il programma di protezione , per lo Stato Italiano la vita dei miei familiari non ha nessun valore, il loro diritto alla vita e alla sicurezza calpestato ,il diritto all'inserimento socio lavorativo annientato ,alla salute ,agli studi fortemente ostacolati e cosi via .
Non riesco a capacitarmi ancora come sia possibile tutto questo accanimento verso la mia famiglia da parte dei Nop, del Servizio Centrale di Protezione e Commissione Centrale ex art. 10 con Presidente il deputato della Lega Nicola Molteni. Non riesco a capire cosa la mia famiglia gli abbia fatto di cosi grave. Non riesco a capire come alti Ufficiali e Magistrati della Commissione Centrale (ex art 10 ) di protezione , abbiano potuto permettere questo, eppure recentemente appena un paio di mesi fa la Direzione Distrettuale Antimafia di CZ e la Direzione Nazionale Antimafia hanno chiesto di prorogare la protezione alla mia famiglia in quanto è in pericolo. Possibile che i Magistrati competenti della Commissione Centrale non ne abbiano tenuto conto? Possibile che vanno contro i colleghi? Io non posso crederci e voglio pensare di no. Nessuno alla Commissione Centrale ha pensato di audirci come più volte mia moglie ha chiesto. Nessuno ha pensato che potevamo dimostrare le cose non vere scritte dagli operatori o tutto quello che ci hanno fatto passare in tutti questi anni . No non hanno pensato , hanno agito e in meno di 24 ore , hanno subito fatto la revoca, condannando al disastro 7 persone. Eppure alla Commissione Centrale altri pentiti vengono sentiti. Eppure ci sono pentiti che hanno fatto reati, rifiutato i trasferimenti , fatte interviste e altro ancora e nessuno gli ha fatto la revoca. Ancora sono sotto protezione e altri sono stati capitalizati. DUE PESI DUE MISURE ? FIGLI E FIGLIASTRI ? La mia famiglia non ha fatto niente di male se no aver servito questo paese con tanti sacrifici ,coerenza e lealtà .
I mie familiari sono veri denuncianti, veri Testimoni ed esempio di legalità.
Questa nazione non ha mai avuto un Collaboratore di Giustizia un pentito come me, con un curriculum come il mio. Quasi 15 anni di collaborazione, sono stato sentito da 14 procure antimafia , ho testimoniato e continuo a farlo In decine e decine di importanti processi contro la ndrangheta, numerosi i pareri e le sentenze di alta attendibilità a carico mio ,sono anni e anni che mi occupo di volontariato ,che mi do con tutta l anima nel sociale ,nella lotta alle mafie, nella lotta contro le ingiustizie e la violazione dei diritti. La mia famiglia andava protetta seriamente e encomiata, no perseguitata e annientata. Sono gli addetti ai lavori del programma di protezione e le condizioni create da questo sistema che hanno permesso che si disvelasse la località protetta, cosi con la vicenda di mio cognato Carmelo e cosi con quella di mio cognato Giorgio ,come documentazione dimostra.Ma loro gli addetti del programma di protezione ,di questo non ne parlano non si prendono le responsabilità e anzi hanno creato prestesti scrivendo cose non vere per scaricare la colpa sulla mia famiglia. Che la magistratura apra un indagine e che ci convochi per interrogarci ,possiamo dimostrare ogni cosa .
Che l'antimafia sociale ,che la politica antimafiosa non restino indifferenti . Contestare questa grave ingiustizia e sostenere la mia famiglia è fare vera antimafia. Bisogna proteggere e sostenere le persone mentre sono vive non dopo. Bisogna fare l'antimafia del giorno prima e della prevenzione.
Quando il silenzio diventa assenso ,l'assenso diventa trattativa .
Luigi Bonaventura