Fsp Polizia, lettera al Questore di Venezia

Contenimento del contagio da Covid-19.

Fsp Polizia, lettera al Questore di Venezia

Contenimento del contagio da Covid-19.

riceviamo e pubblichiamo

              Segnalazione urgente.




Egr. Signor Questore,

da qualche giorno in Questura, ed anche sulla stampa, corrono le notizie di positività                    al Covid-19 fra il personale della Polizia di Stato in Questura. Non possiamo dire di esserne sorpresi, in fondo avevamo messo in conto che prima o poi qualche altro contagio anche fra noi              lo avremmo avuto. 

Quello che ci ha allarmati, ed il susseguirsi di telefonate da parte dei colleghi in queste ore ne è la dimostrazione, è l’aver capito che tutto il personale della Questura di Venezia,                       per scongiurare ulteriori contagi a catena, può solo affidarsi a “o’ curniciello” (ai più noto come                il cornetto rosso) che Lei ben conoscerà....!

Nella giornata di ieri sono circolati alcuni nomi di colleghi risultati positivi al tampone                   e di qualcuno di questi siamo rimasti allibiti dal momento che tali persone sono risultate in servizio finanche al giorno prima del tampone, anziché essere isolato preventivamente, mentre qualcuno, molto vicino a Lei, anche giorni addietro, è stato notato al lavoro in visibili e precarie condizioni             di salute.

Inorridiamo Sig. Questore e ci chiediamo se Lei, il Dirigente dell’Ufficio Sanitario Provinciale di Venezia ed i Suoi più stretti collaboratori siate a conoscenza di quanto previsto dall’art. 1 c. 6 a) del D.P.C.M. del 07.08.2020 “…i soggetti con infezione respiratoria caratterizzata da febbre (maggiore di 37,5) devono rimanere presso il proprio domicilio, contattando il medico curante…”             e dal Protocollo per il contenimento della diffusione del SARS-COV2 (COVID-19) del 22.07.2020 siglato da Lei, in qualità di Datore di Lavoro, dall’RSPP, dal Medico Competente e da tutte                    le OO.SS. che recita: “In caso di sintomatologia riferibile a Covid-19 il lavoratore deve darne immediata comunicazione all’Ufficio Sanitario Provinciale della Questura di Venezia per                          i provvedimenti medico-legali del caso e per la gestione dei contatti stretti…. nel caso in cui                   il lavoratore sviluppi febbre e sintomi di infezione respiratoria durante l’attività lavorativa deve darne immediata comunicazione al proprio dirigente, dovrà indossare una mascherina chirurgica, essere separato dagli altri lavoratori e si dovrà procedere al suo allontanamento e isolamento secondo le disposizioni dell’Autorità Sanitariia ”.  

Ci chiediamo a cosa servano Commissioni e Protocolli, riunioni e circolari, se poi i Suoi Dirigenti con palesi sintomi influenzali o in situazione di sospetta positività, si presentano regolarmente in servizio, presenziando persino a riunioni e se alla richiesta, al Dirigente dell’Ufficio Sanitario, di effettuare un tampone per avere certezza che i sintomi influenzali non siano riconducibili a Covid-19, la risposta è sempre la stessa “non è indispensabile”!

Ci vogliamo render conto, sperando soprattutto che lo faccia anche il Sig. Dirigente dell’Uff. Sanitario di Venezia, che non si tratta più di “...un semplice virus, meno pericoloso della banale influenza stagionale...”, come veniva spiegato ai colleghi, evidentemente preoccupati, durante le prime riunioni nell’aula magna della Questura di via Nicolodi?

Non vogliamo creare inutili allarmismi, ma vorremo che non fosse sottovalutata l’eventuale diffusione del contagio all’interno degli Uffici della Questura.

Non vogliamo vedere vanificati i tanti sforzi fatti durante il lockdown, in cui si lavorava divisi per squadre con turni di 12 ore alternate, ma soprattutto non vogliamo mettere in pericolo                    le nostre famiglie.

Esigiamo maggiore considerazione e serietà perché pretendere che i colleghi perdano il loro tempo a far sottoscrivere moduli per la tracciabilità a chiunque acceda ai loro uffici e poi permettere ai dipendenti, qualsiasi qualifica essi abbiano, di prestare servizio in presenza di sintomi influenzali o in attesa di tampone, oltre che una chiara responsabilità in capo al Datore di Lavoro, appare agli occhi di tutti una presa per…i fondelli!

Nel verbale redatto nel corso della riunione tenutasi il 14 agosto 2020 il Signor Vicario                 ha affermato “nel caso di contatto con un soggetto risultato positivo, la situazione viene immediatamente valutata dal nostro personale tecnico sanitario. Che sulla base dei comportamenti tenuti, con particolare riferimento al rispetto del protocollo previsto, valuta la natura                          dei provvedimenti da adottare che in determinati casi può anche essere di natura disciplinare”. 

Ebbene, alla luce dei fatti, come viene valutata adesso la superficiale leggerezza di prestare servizio in presenza di chiari sintomi influenzali o in attesa di effettuare il tampone per sospetta positività?? 

Dove sono finiti Signor Questore i termometri per la misurazione della temperatura che ci è stato detto essere finalmente arrivati, in attesa di risposte ministeriali sull’utilizzo di termoscanner da noi richiesti in varie riunioni? Forse sarebbe il caso di utilizzarli e non solo con l’utenza,                   ma anche con i dipendenti, come sollecitato dai protocolli nazionali, anziché fossilizzarsi sul solo utilizzo dei DPI, come se la mascherina fosse uno scudo spaziale. Perché se questa è la serietà,             la preparazione, con la quale i vertici della Questura di Venezia intendono affrontare quella che               si prevede essere una lunga convivenza con Covid-19, facciamo i debiti scongiuri, non vogliamo pensare a cosa sarà quando si abbasseranno le temperature ed inizieranno i malanni di stagione. 

Allora non basterà più “o’ curniciello”! L’unica cosa da fare sarà affidarsi alla buona sorte    e magari giocare scaramanticamente il numero 16 della Smorfia Napoletana (o’ culo)!

                                        

          la Segreteria Provinciale FSP Venezia