Corpo forestale accorpato ai carabinieri, diniego dall'Europa
era la famosa riforma Madia
La riforme italiane da parecchi anni fanno acqua da tutte le parti, o abbiamo legislatori incapaci oppure troppo spinti dai partiti alla ricerca dello smasmodico consenso facile, si arroccano ad argomentazioni che punta alla pancia: il taglio dei parlamentari a casaccio, il taglio dei fondi lineari e altre piccolezze, che fanno parlare i media ma poi nella sostanza non cambiano nulla sul piano economico e addidirittura peggiorano l'esistente.
Siamo al caso dei forestali che funzionava bene nel loro ambito, professionisti di un settore importante.
Poi la riforma per diminuire il numero dei corpi di Polizia, in teoria per seguire altri paesi europei con meni corpi, in realtà il solito pasticcio che alla fine, e' stato bocciato dall'Europa con cui ce la prendiamo spesso, anche se siamo noi che facciamo male le cose.
I forestali sono stati accorpati coi carabinieri e hanno perso la loro autonomia ma anche diritti: Daniele Tissone, segretario generale del Silp (Sindacato Italiano Lavoratori Polizia) non era stato tenero sulla riforma che toglieva invece di dare.
“Più democrazia in caserma corrisponde a una maggiore trasparenza, efficienza e sicurezza per i cittadini […] In Europa si va nella direzione di una estensione dei diritti per chi veste la divisa, in Italia si va indietro perché, dopo la militarizzazione del Corpo Forestale, si nega la libertà sindacale per chi porta le stellette, con buona pace della Costituzione e dei trattati europei”.
I Forestali avevano i diritti di una associazione sindacale (art. 39 Cost.) e quindi avevano anche il diritto di sciopero (art. 40 Cost.).
Il Corpo forestale dello Stato (in sigla C.F.S.) è stato una forza di polizia italiana ad ordinamento civile, con funzioni di polizia giudiziaria e di pubblica sicurezza, specializzato nella difesa del patrimonio agro-forestale. Era dipendente dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.
Sarebbe stato logico accorparli alla Polizia, ma invece fu deciso diversamente.
I carabinieri non hanno questi diritti ( purtroppo aggiungiamo noi) e così la perdita di diritti: una palese violazione dell’art. 11 della Convenzione europea che tutela il diritto di libera riunione e associazione.
Un pasticcio a cui occorrerà trovare rimedio, e quindi ci sarà una retromarcia, un accorpamento alla Polizia, si tornerà al corpo indipendente?
La responsabilità e' di Maria Anna Madia dal 12 dicembre 2016 Ministra senza portafoglio con delega in materia di Pubblica Amministrazione e semplificazione normativa e amministrativa, famosa per una relazione col figlio di Napolitano.
Ricordiamo bene Maria Madia:
ELETTA NELLA CIRCOSCRIZIONE
LAZIO 1
COLLEGIO DI ELEZIONE
collegio uninominale LAZIO 1 02 - ROMA - QUARTIERE MONTESACRO
PRESENTATA DALLE LISTE COLLEGATE IN COALIZIONE
IT.EU.INSIEME-PD-+EUROPA-CIV.POP.LORENZIN
Sul tema c'e' da annoverare la proposta di legge, deputato Maurizio Cattoi (M5S) nel marzo 2019 e da qualche giorno in esame presso le commissioni Difesa e Affari costituzionali (abbinata ad altre due proposte). Lo scopo è quello di istituire la Polfor (Polizia forestale, ambientale e agroalimentare).