Busto, Rogora finalmente ha un contatto col padre

un contatto con il padre , anche via tablet è già qualcosa di importante visti i tempi

Busto, Rogora finalmente ha un contatto col padre

"Ringrazio tutti quelli che mi hanno aiutato e contattato x farmi riuscire a parlare con mio padre tramite tablet.....ringrazio il dott. Eugenio vignati x avermi aiutato e fatto vedere la realta che stanno passando gli ospedali in questo momento...ringrazio il direttore generale x tutto quello che sta facendo x dare posto letto a tutti...ringrazio tutti i medici ed infermieri che donano ogni secondo prezioso a tutti i pazienti.. ma ora chi di dovere deve trovare la soluzione x metter in contatto tutti i pazienti che non possono comunicare con i loro cari che rischiano come mio papà di morire in solitudine...".

Un ringraziamento di Rogora di Busto, preoccupato per il padre anziano e non facilmente raggiungbile.

In precedenza aveva lanciato un appello per riuscire a vedere e parlare col padre...

Situazioni di disagio per coloro che stanno nella RSA ma naturalmente anche per figli e nipoti che non possono piu' frequentare causa coronavirus, i loro nonni.

Sono situazioni difficili e delicate, perchè da un lato bisogna proteggere residenti e personale delle RSA e nello stesso tempo, mantenere vivo un rapporto umano che altrimenti potrebbe portare seri disagi, stress e stato di abbandono dei non piu' giovani.

Il distanziamento fisico sta diventando sempre piu' distanziamento sociale, obiettivo di coloro che ci dovrebbero curare, il governo, e invece cambiano le regole molto spesso in un Paese in affanno economico-sanitario, ma anche senza prospettive dovute alla mancanza di una seria programmazione con priorità e giudizio, invece delle mancette elettorali.

Forza nonni, fortunato chi ce li ha ancora.