Animalisti indignati contro la Rai per il trattamento agli animali selvatici

Basterebbe monitorare gli esemplari con radiocollari e porre recinzioni elettriche attorno agli allevamenti” afferma Riccardo Manca, Vice Presidente degli Animalisti Italiani.

Animalisti indignati contro la Rai per il trattamento agli animali selvatici

“Restiamo indignati di fronte all’ipocrisia che si nasconde dietro alle affermazioni fatte durante la trasmissione; ci indigna ancor di più che il servizio pubblico nazionale non lasci spazio ad un’informazione scevra da condizionamenti e volta alla divulgazione di una pluralità di opinioni.
Un servizio incentrato esclusivamente sulla paura che questi nostri “fratelli diversi” incuterebbero nei confronti dell’uomo e che prospetta come unica soluzione per una pacifica convivenza tra uomo e animali l’abbattimento o la presenza dei guardiacaccia.
La fauna selvatica costituisce una ricchezza e un patrimonio da custodire, non un pericolo mortale, e noi proprio in virtù della nostra intelligenza abbiamo il dovere di proteggerla.
Gli attacchi di cui parla il conduttore, facendo riferimento al Rapporto grandi carnivori 2019 della Provincia di Trento, sono legati alla ricerca di cibo e non riguardano aggressioni all’uomo. Basterebbe monitorare gli esemplari con radiocollari e porre recinzioni elettriche attorno agli allevamenti” afferma Riccardo Manca, Vice Presidente degli Animalisti Italiani.

La Rai viene influenzata, a seguito della lottizzazione politica, non diciamo nulla di strano, dalle logiche dei partiti che hanno a cuore gli interessi di coloro che hanno certe idee e certi interessi, lobby potenti.

Ci sono però anche coloro che invece non avendo interessi particolari analizzano il problema da un punto di vista diverso, quello della natura e degli animali che sono per definizione stessa selvatici e si nutrono come natura comanda, talvolta per difendersi aggrediscono, oppure cercano di nutrirsi con pecore e capre.

Una soluzione bisogna pure trovarla senza distruggere l'ecosistema e tutti gli animali selvatici che se esistono in natura vuol dire che c'è una logica di sistema, logica che non collima con certi interessi di parte e che nel servizio pubblico, vengono estremizzati.

Gli animalisti cercano soluzioni razionali senza distruggere l'esistente, come per es. i radiocollari già proposti da Riccardo Manca.