Air Italy, politiche attive e latitanza lombarda

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Air Italy, politiche attive e latitanza lombarda

Politiche attive e latitanza lombarda

Gli accordi sottoscritti il 3 settembre 2020 sono stati firmati da tutte le parti sindacali presenti in Air Italy, il Ministero del Lavoro e le Regioni di Lombardia e Sardegna. 

Contestualmente all’avvio della CIGS per dieci mesi, quest’ultime si sono impegnate ad avviare specifici incontri con le organizzazioni sindacali per individuare progetti e soluzioni formative mirate alle peculiari professionalità dei dipendenti di Air Italy, perseguendo i potenziali sviluppi di iniziative industriali, anche a livello nazionale, per ricollocare il personale esposto al licenziamento collettivo.

In questi giorni i 1465 Lavoratori di Air Italy, sia di base Malpensa che Olbia, sono impegnati a formalizzare la fase finale della scelta del percorso di politiche attive da intraprendere. Ciò, per moltissimi, sta avvenendo in un clima di forte preoccupazione e grosse difficoltà ad orientarsi. Questo accade a causa della latitanza dell’ente ufficiale preposto della Regione Lombardia, che non ha ancora consentito la programmazione di strumenti e tutele specifiche per i Lavoratori basati in Lombardia, cosa invece avvenuta con la definizione delle politiche attive concordate per i lavoratori di base Olbia.

Come se non bastasse, l’assenza di un necessario coordinamento da parte delle due regioni Sardegna e Lombardia sta già generando politiche attive a due velocità, avviando differenti trattamenti formativi che potrebbero tradursi in penalizzanti, minori opportunità future per coloro in Lombardia e foriere di pericolose discriminazioni interne.

E’ uno scenario che va censurato, a gran voce e da tutti gli attori coinvolti, sia istituzionali che sindacali, poiché questa vertenza impatta in modo uniforme su tutti i 1465 Lavoratori, tutti appartenenti ad un’unica azienda.

E’ all’interno di questa unicità e in coerenza con gli intenti degli stessi accordi sulla CIGS conseguiti il 3 settembre scorso che vanno ricercate le soluzioni presenti e future senza che si permetta di generare divisioni, differenziazioni di trattamento o, peggio, discriminazioni tra Lavoratori.

Sono e restano questi i presupposti contenuti negli accordi interministeriali sottoscritti e che la Uiltrasporti intende far valere.

Dopo le numerose, reiterate richieste d’incontro prodotte, giunge dopo ben tre mesi dagli accordi interministeriali una convocazione per il giorno 27 novembre ’20 da parte della Regione Lombardia, speriamo non tardiva. 

In caso di assenza degli interventi necessari a ripristinare condizioni uniformi per tutti i Lavoratori di Air Italy, Uiltrasporti non esiterà a portare all’attenzione del Ministero del Lavoro la gravità della situazione generatasi, pericolosamente lesiva per i Lavoratori e inaccettabile dal Sindacato.

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