USA: in 36 anni solo 1.285 voti postali su 2 miliardi sono frodi o errori
Trump non ce la fa proprio ad ammettere la sconfitta e gira in tondo cercando specchi su cui arrampicarsi, lanciando accuse contro il mondo, ma la democrazia non pesa i voti: li conta!
Trump non ce la fa proprio ad ammettere la sconfitta e gira in tondo cercando specchi su cui arrampicarsi, lanciando accuse contro il mondo, ma la democrazia non pesa i voti: li conta!
Il conservatore Heritage Foundation ha scoperto che solo lo 0,0000007 % dei due miliardi di voti inviati per posta nella storia statunitense ha dato problemi, per errori o per frodi, mentre tutti gli altri sono sempre stati considerati legittimi, quindi la probabilità di frode nel voto postale è più o meno uguale a quella di essere colpiti da un asteroide.
Trump ha covato fin dall’inizio l’idea di contestare il voto via posta, avendo ben presente che l’effetto pandemia avrebbe indotto molti a usare quella modalità e ha sempre esortato i suoi elettori a non farne uso quindi non può essere una sorpresa che la maggior parte del voto così espresso sia favorevole al suo rivale.
Lo studio della Heritage Foundation (di matrice repubblicana) ha preso in considerazione i dati di 36 anni in cui sono stati espressi per posta quasi 2 miliardi di voti e ne ha trovati solo 1.285 di irregolari.
Altamente improbabili anche il rischio di errori o di imprecisioni del servizio postale americano che gestisce quotidianamente 472,1 milioni di missive e per il quale il voto postale avrebbe portato un aumento di circa il 17% della consegna giornaliera media della posta.