Caserta: 18 arresti e sequestro di un milione e mezzo

Nella Mattinata di lunedì 22 febbraio i Carabinieri del NAS di Caserta hanno eseguito 18 arresti per associazione per delinquere, falso, ricettazione

Caserta: 18 arresti e sequestro di un milione e mezzo
18 arresti e sequestro di un milione e mezzo
Caserta: 18 arresti e sequestro di un milione e mezzo

Nella Mattinata di lunedì 22 febbraio i Carabinieri del NAS di Caserta hanno eseguito 18 arresti per associazione per delinquere, falso, ricettazione

 

Facendo seguito alle indagini coordinate dalla Procura della  Repubblica di Napoli Nord, i Carabinieri del N.A.S. di Caserta hanno dato esecuzione  a un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP presso il Tribunale di Napoli  Nord, nei confronti di 18 persone (di cui 12 degli arresti domiciliari e sei destinatarie di  misure interdittive), residenti nella provincia di Caserta, responsabili a vario titolo, di  C, falso, ricettazione, truffa e corruzione, turbata libertà degli  incanti, traffico illecito d’influenze e altro.  

E’ stato anche eseguito un sequestro preventivo di beni, per circa 1.580.000,00 Euro, nei confronti di 48 indagati.  

L’indagine è nata da una segnalazione, inviata ai Carabinieri del N.A.S. di Caserta  da parte dell’A.S.L., riguardante anomalie nell’utilizzo del sistema informatico interno di  gestione delle presenze, da parte di un dipendente che ne aveva accesso per la propria  funzione di coordinatore amministrativo aziendale.  

Le prime attività investigative hanno permesso di raccogliere gravi indizi, anche grazie  alle risultanze delle complesse attività tecniche, nonché rilevare una serie d'illeciti  allontanamenti dal servizio da parte di 22 dipendenti dell’ASL di Caserta, per i  quali, in data 25.11.2020, è già stata eseguita un’ordinanza cautelare per truffa ai danni dell’ASL.  

Nel prosieguo delle predette indagini - supportate da riscontri alle numerose nuove  intercettazioni delle conversazioni telefoniche e ambientali, nonché dall’acquisizione  e analisi di migliaia di atti aziendali e delle imprese accreditate - è stato possibile  evidenziare ipotesi delittuose nei confronti di 79 persone finalizzate:  

  • alla turbata libertà degli incanti mediante:  
  • l’affidamento a poche ditte compiacenti, di lavori di adeguamento e ristrutturazione  di locali aziendali gestiti direttamente dal DSM, in cambio di somme di danaro e  regalie varie;  
  • una serie di falsi e abusi, in ordine alla gestione di pazienti con patologie  psichiatriche che venivano affidati a strutture esterne convenzionate (co gestori)  senza alcuna valutazione del piano terapeutico riabilitativo da parte del  competente organo specialistico (U.V.I.), assoggettando l’onere di degenza, dalla somma di diverse migliaia di euro per ciascun paziente, a carico dell’ASL di  Caserta;  
  • l’affidamento dei servizi di trasporto in emergenza (118) a un’associazione di  volontariato i cui vertici, in cambio, corrispondevano a uno dei componenti della  commissione aggiudicatrice e ad altri dipendenti compiacenti dell’ASL, regalie o  altri vantaggi quali assunzioni di propri familiari;  
  • alla corruzione attribuibile ai gestori delle strutture di riabilitazione convenzionate  che, in cambio dell’affidamento diretto dei pazienti e dell’omessa attività di controllo  sui piani riabilitativi, corrispondevano periodicamente somme di danaro e altre  regalie ai funzionari pubblici che erano preposti alla tutela e corretta attività di  recupero dei pazienti psichiatrici;  
  • alla gestione occulta da parte di alcuni funzionari dell’ASL, con intestazione fittizia a  persone compiacenti, di strutture private convenzionate presso le quali venivano  indirizzati i pazienti, affidati con onere a carico dell’ASL (diaria di circa 88 euro),  direttamente dai medesimi funzionari;  
  • alla creazione di progetti finalizzati alla cura dei pazienti delle c.d. “Fasce deboli”, di  fatto mai attuati e dunque destinati alla sola spartizione delle somme di danaro  pubblico investito, tra i sodali dipendenti del D.S.M.;  
  • all’affidamento pilotato d'incarichi legali e mantenimento di apicali incarichi  dirigenziali in seno all’ASL, mediante traffici d'influenze illecite;  
  • all’acquisto di beni strumentali a uso privato con i fondi pubblici dell’ASL;  
  • all’illecito allontanamento dal servizio, da parte di alcuni dipendenti dell’ASL, al fine di  assolvere faccende personali e familiari.