Quarantena non retribuita dall’INPS: una follia

E’ molto forte la dichiarazione di Michel Maritato, candidato al Campidoglio nelle liste della lega in tandem con il magistrato Simonetta Matone.

Quarantena non retribuita dall’INPS: una follia
Michel Maritato candidato al campidoglio
Quarantena non retribuita dall’INPS: una follia

E’ molto forte la dichiarazione di Michel Maritato, candidato al Campidoglio nelle liste della lega in tandem con il magistrato Simonetta Matone.

“Tra i tanti aspetti legati al Covid-19 che ci stanno allarmando, ce n’è uno che desta molta preoccupazione e che riteniamo intollerabile: il mancato stanziamento dei fondi 2021 che consentono all’INPS di considerare malattia la quarantena con isolamento fiduciario dei lavoratori  che siano venuti a contatto con una persona positiva” - dichiara Michel Maritato - “A differenza di quanto previsto nel 2020, in cui l’isolamento coatto era retribuito, quest’anno non c’è alcuna copertura economica e previdenziale per il lavoratore del settore privato in quarantena e questo, oltre a creare evidenti problemi economici, determina una situazione paradossale di disuguaglianza con i dipendenti pubblici ma, soprattutto, sul piano sanitario. Ci chiediamo infatti se per chi fosse sospeso dal lavoro o posto in ferie forzate – ragiona il candidato – sarebbe tollerabile una perdita salariale che potrebbe arrivare al 50%, se l’isolamento fiduciario fosse protratto per 14 giorni”.

Maritato arriva a una allarmante conclusione: “C’è il rischio che qualche lavoratore, spinto dalla necessità, arrivi a non comunicare di essere venuto a contatto con un positivo per non subire il confinamento e il taglio delle risorse. Nel Paese del Green Pass non ci sembra un risultato rassicurante. Non si può scaricare sui lavoratori il costo della prevenzione – azzarda Maritato - tanto meno si può costringere un lavoratore a scegliere tra la salute collettiva e salario indispensabile per il sostegno alla famiglia, rischiando il non rispetto della quarantena”.