Multe, le proteste dei camperisti

solo chi adotterà un vero Welcome potrà sopravvivere e creare e/o mantenere l’occupazione.

Multe, le proteste dei camperisti

Dall’antiCovid19 all’anticamper che uccide il turismo

L’articolo https://www.ilgazzettino.it/nordest/belluno/camper_cadore_multe-5354056.html  rilanciato da https://www.virgilio.it/italia/auronzo-di-cadore/notizielocali/raffica_di_multe_ai_camperisti_non_torneremo_mai_pi_da_voi_-62876851.html e da https://it.geosnews.com/p/it/veneto/bl/belluno/raffica-di-multe-ai-camperisti-non-torneremo-mai-pi-da-voi_30207650  (18 luglio 2020 Raffica di multe ai camperisti: «Non torneremo mai più da voi» AURONZO DI CADORE - «Ad Auronzo i camper non sono graditi». E' quanto afferma una turista piemontese scrivendo al sindaco Tatiana Pais Becher al quale racconta le sue disavventure. La signora è stata multata e «quando sono andata a pagare la multa, l'impiegata delle Poste mi ha chiesto dove mi fosse stata elevata, ho detto ad Auronzo, il suo commento è stato: la domenica il Comune fa cassa». Pensare che avrebbe avuto ancora qualche giornata da passare in Valle dell'Ansiei «ma dopo queste meravigliose' accoglienze ho deciso di partire e difficilmente tornerò». Il secondo episodio è capitato a Misurina: «Avevo pagato il parcheggio, 20 euro, un furto per i servizi che offrite, non c'è neppure la corrente elettrica, e mi ero allontanata. Tornata ho trovato il verbale di contravvenzione, un vigile, al quale ho chiesto spiegazioni, mi ha risposto che non avevo pagato... nulla di più falso! Ho restituito il verbale dopo aver fatto vedere il tagliando esposto, il vigile ha dichiarato che non l'aveva visto. ….) evidenzia come  come lo sport che da anni viene perseguito da chi è stato eletto ad amministrare il bene pubblico è il creare emigrazione e disoccupazione. Infatti, nonostante abbiano ricevuto da anni la soluzione (vedi allegato) PER SVILUPPARE ECONOMIA E TURISMO, rimangono sulla strategia dell’altro secolo, confidando che i residenti possano vivere tutto l’anno lavorando pochi mesi all’anno e che non vi siano imprevisti tipo una pandemia o catastrofi naturali create dall’essere umano e/o dalla natura.

Ancora una volta, con ordinanze illegittime, detti amministratori locali si attivano per impedire la circolazione e sosta alle autocaravan sia impedendo quanto consentito dalle leggi nazionali sia non comprendendo che anche i turisti in autocaravan portano benefici socio-economici al territorio tra l’altro evitando cementificazioni quali alberghi e/o seconde case.

In pratica un turismo itinerante in autocaravan da accogliere visto che può partire e arrivare in un territorio senza dover prenotare, quindi, proprio nel caso della pandemia, poter arrivare mentre chi prenota non arriverà perché durante la pandemia si perdono i pagamenti che si eseguono in anticipo.

Visto che la pandemia imperverserà per tutto il 2021 nonché chi è in smartworking è molto probabile che non sarà richiamato al lavoro (i datori di lavoro si sono accorti che possono tranquillamente tagliare posti ottimizzando il lavoro dei dipendenti, lasciandoli anche a casa in modo da risparmiare pulizie, luce, telefoni, affitti e via dicendo), la crisi economica imperverserà e le vacanze diventeranno un lusso. Pertanto, solo chi adotterà un vero Welcome potrà sopravvivere e creare e/o mantenere l’occupazione.

Ovviamente l’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti non interviene solo per far valere la legge nazionale riguardo al diritto di circolazione e sosta delle autocaravan ma, come evidenzia l’allegato PER SVILUPPARE ECONOMIA E TURISMO, ha da tempo inviato a tutti i sindaci italiani alcune proposte per promuovere il TURISMO INTEGRATO (tutto le forme di accoglienza turistica e, in particolare il Turismo Itinerante) e, visto che la maggior parte dei Comuni non ha un piano parcheggi operativo,  istruzioni tecniche inerenti l’allestimento di parcheggi che sono la base per lo sviluppo di un territorio. Se è interesse di un sindaco mettere in campo lo sviluppo del Turismo Integrato occorre che attivi tempestivamente un tavolo tecnico che, in tempi predeterminati, consenta di trasformare rapidamente dette proposte in progetti esecutivi aventi come obbiettivo il creare posti di lavoro: a COSTO ZERO per la Pubblica Amministrazione. La partecipazione dei nostri tecnici ai tavoli tecnici NON comporterà alcun onere per la Pubblica Amministrazione.

Ultima osservazione utile a sviluppare un proficuo Welcome: giusto far pagare il sostare in alcuni parcheggi ma dovrebbe essere rilasciata una Welcome Card ricaricabile per effettuare pagamenti (parcheggiare, fruire di trasporti pubblici, musei civici, eccetera …) che poi se li vede scalati in frazioni in occasione dell’acquisto di beni e/o servizi nelle strutture convenzionate con il Comune per la promozione del turismo (un sistema per far scoprire dagli ospiti dei negozi dove spendere i loro soldi e che senza la Welcome Card non avrebbe scoperto).

Purtroppo, l’incapacità di sviluppare il turismo si appalesa anche su tutto il territorio nazionale, dai monti alle spiagge dove i gestori di alcuni bagni hanno raddoppiato le tariffe (esempio: l’anno scorso in 5 persone potevano stare e noleggiare un ombrellone a 20 euro mentre ieri nello stesso bagno, sempre le stesse 5 persone, hanno dovuto noleggiare 2 ombrelloni per il distanziamento sanitario e la tariffa è di 30 euro a ombrellone quindi nel 2019 hanno pagato 20 euro e nel 2020 hanno pagato 60 euro e il gestore del bagno, alla lamentela, ha risposto che, avendo dovuto ridurre gli ombrelloni, aveva aumentato le tariffe) non comprendendo che si stanno suicidando economicamente. 

Altra situazione diffusa riguarda i ristori, bar, abbigliamento, eccetera che negli anni si sono prolificati in modo esponenziale grazie alla libertà di mercato imperniata sulla libertà di iniziativa (il Comune non può intervenire per stabilire quanti esercizi possono essere autorizzati per ogni tipologia di vendita di beni e/o servizi) e ora,  detti imprenditori, dimenticandosi che le scelte private hanno anche dei risvolti negativi, eccoli scendere in piazza per chiedere allo Stato, dei contributi perché stanno fallendo. Cioè stanno chiedendo a tutti i cittadini i loro soldi perché hanno sbagliato nell’analisi di mercato. pensando che il periodo delle vacche grasse non potesse fermarsi. Questi contributi pubblici i cittadini non vogliono che siano assegnati a detti imprenditori ma che siano destinati a sostenere i dipendenti licenziati per una loro riqualificazione indispensabile per trovare una nuova occupazione.

Ora sta a tutti noi e a voi il sostenere l’Italia diffondendo le soluzioni in allegato oppure registrare e subire solo i fatti di cronaca.

A leggervi e cordiali saluti da Pier Luigi Ciolli