Microchip sottopelle per acquistare ed aprire la porta di casa

Rivoluzione hi-tech dei primi italiani - Un microchip sottopelle che può aprire le porte

Microchip sottopelle per acquistare ed aprire la porta di casa

Rivoluzione hi-tech dei primi italiani - Un microchip sottopelle che può aprire le porte di casa e dell'ufficio, consentire l'accesso a dispositivi digitali, mostrare il proprio titolo di viaggio sul treno e - perché no - pagare gli acquisti come già si fa oggi utilizzando una normale carta di credito contactless.

FUTURO A PORTATA DI MANO.

Sta per accadere grazie a Biohax, startup fondata dallo svedese Jowan Österlund nel 2013, che sta lavorando per creare accordi e fornire servizi di questo tipo anche nel nostro Paese. Mattia Franzoni, CEO Biohax Italia, è infatti tra i cento connazionali che hanno scelto di farsi impiantare il chip alla stregua di un piercing.

L'IMPIANTO.

C'è chi si è fatto impiantare il chip da ormai quattro anni  tra l'indice ed il pollice e non ha mai avuto problemi, spiega Franzoni al BTO2020, evento leader dedicato al binomio turismo e tecnologia.

SEMPLIFICAZIONI DI VITA

Sbloccare porte e dati sul pc avvicinando la mano e comunicare con un chip sottocutaneo attraverso un'App. L'obiettivo è attivare il metodo di pagamento da qualsiasi Pos e negozio.

GLI SCENARI.

Ma gli scenari di sviluppo non suggeriscono proprio questo. «Alle persone spaventate - conclude Franzoni - posso dire che il chip non ha il GPS e viene alimentato quando viene letto dal lettore, quindi non può venire rintracciato e non emette frequenze elettromagnetiche. Il prossimo passo è diventare banca online». Il tutto per «comodità, sicurezza e praticità», in fondo per sbarazzarsene basta un piccolo taglio.

Fabio Sanfilippo