Messina: dimissioni del Sindaco De Luca?
Il sindaco De luca, spinto dalle minacce, ha ritirato l’ordinanza di restrizione della “zona rossa” a Messina e voci di corridoio a Palazzo Zanca (il Municipio) vogliono che stia pensando alle dimissioni.
Il sindaco De luca, spinto dalle minacce, ha ritirato l’ordinanza di restrizione della “zona rossa” a Messina e voci di corridoio a Palazzo Zanca (il Municipio) vogliono che stia pensando alle dimissioni.
Intanto, per le minacce, è stata presentata denuncia alla Procura della Repubblica. Il sindaco non ha fornito particolari, né ha confermato se davvero intende dimettersi.
Ma, andiamo con ordine. Dopo l’ordinanza del presidente della Regione, Nello Musumeci, con la quale si è istituita a Messina la “zona rossa” a partire dallo scorso lunedì 11 gennaio, il sindaco De Luca, constatati i numeri della pandemia in città che vogliono i casi riscontrati di Covid al 34,5 per cento rispetto ai tamponi effettuati, aveva emesso una delibera (che avrebbe prodotto effetti dal prossimo venerdì) con la quale si inasprivano le chiusure, in particolare le vendite di alcuni generi non alimentari nei supermercati che ne fossero dotati (generi di abbigliamento, di elettricità, ecc.). Si anticipavano di qualche ora, inoltre, gli orari di chiusura degli esercizi commerciali.
Dopo la pubblicazione della delibera, si è scatenato il putiferio, con insulti e minacce pubbliche, sui social, diretti al sindaco. De Luca, inoltre, avrebbe denunciato che minacce di morte sarebbero state ricolte a lui personalmente, oltre a quelle rivolte ai suoi genitori la scorsa domenica. Per questo motivo ha denunciato il tutto alla Procura della Repubblica e in diretta su Facebook dalla sua pagina ha annunciato che avrebbe ritirato la delibera, non prima di avere denunciato, ancora una volta, la sua impressione che l’Azienda sanitaria provinciale non starebbe svolgendo un ruolo consono alle funzioni, tant’è, sempre a detta del sindaco, che egli, nella qualità, fino ad ieri sera non era stato informato sul numero dei concittadini contagiati dal Covid, così come non era in grado di dire su quali basi l’Asp poggiava il dato del 34,5 per cento dei contagi rispetto al numero dei tamponi effettuati. Percentuale per la quale, il nuovo commissario all’Asp nominato dalla Regione, aveva avanzato richiesta a Musumeci di istituire la zona rossa a Messina. De Luca, inoltre, ha denunciato pubblicamente che l’Asp non fa ritirare, così come dovrebbe, i rifiuti dalle abitazioni dei contagiati in quarantena con i loro familiari, né di sapere come vengono effettuati controlli sul rispetto della quarantena.
Denunciato tutto questo, il sindaco ha poi dichiarato di abbandonare la lotta contro “i poteri forti della città”, affermando che in serata avrebbe annullato la delibera, cosa fattibile per le minacce che avrebbe ricevuto.
Subito dopo De Luca ha pubblicato un post su Facebook nel quale si legge: “Ho lottato per Messina, ho perso. Mi ritiro!”.
Immediatamente, sul social si sono scatenati i commenti, quasi tutti a suo favore, con quanti cercavano di cavalcare la “sconfitta” del sindaco subissati dalle risposte a favore del primo cittadino. In tanti hanno ipotizzato che dietro la “battaglia per i soldi” (i mancati guadagni di chi deve chiudere il proprio esercizio per quanto previsto dalla dichiarazione – regionale - di zona rossa) portata avanti da qualche esercente e qualche consigliere comunale, esista una “mente” politica che gioca “al massacro dei messinesi” pur di eliminare dalla scena Cateno De Luca, poco propenso ai compromessi e dalla lingua più che un po’ fuori dai canoni. Nessuno dei consiglieri comunali, però, finora, malgrado le critiche rivolte al sindaco, sempre sui social, ne ha prò richiesto le dimissioni: l’opinione comune è che andando a casa De Luca, il risultato di nuove elezioni lo vedrebbero trionfare con un sweguito in Consiglio comunale notevole contro l’attuale “zero” nella sua casella politica. E tanti consiglieri che adessolo attaccano, ma che non ne chiedono le dimissioni, non sarebbero più rieletti. Meglio quindi sindaco Cateno De Luca fino alla fine della sindacatura piuttosto che rimanere senza indennità consiliare.