Malpensa, tassisti abusivi: 5 italiani, 2 pakistani, un indiano ed un bengalese
di Giuseppe Criseo
" Gli autisti sono stati colti in flagranza mentre proponevano una corsa verso il centro di Milano a turisti, perlopiù stranieri, ignari di usufruire di un servizio illecito. In un caso il costo proposto dagli abusivi (105 euro) era addirittura superiore di 10 euro rispetto alla tariffa prevista ufficialmente dal regolamento regionale (95 euro)."
La Guardia di Finanza di Malpensa monitora costantemente il via-vai e colpisce a colpo sicuro l’illegalità nelle sue forme mutevoli ma costanti, come gli abusivi di tutte le nazionalità e tipologie.
I casi sono vari e diversi, e questo denota lo scrupolo e professionalità di quanti controllano giornalmente e poi si arriva ai grandi numeri di oggi:
controllati più di 3500 mezzi e in 47 casi sono state riscontrate irregolarità per mancanza di licenza o utilizzo di autovetture non idonee (quindi anche con rischi per la sicurezza dei passeggeri), casi di taxi che non sostavano nelle aree previste, che non rispettavano la turnazione assegnata o auto a “noleggio con conducente” (NCC) che offrivano servizi di accompagnamento ai clienti senza la prevista prenotazione.
Si parla di multe e nei casi più gravi anche di sequestro dei mezzi:
70.000 euro per violazioni al Codice della strada e ritirate 47 carte di circolazione con il conseguente fermo amministrativo dei mezzi dai 2 agli 8 mesi. In 4 casi si è proceduto al sequestro del mezzo per la successiva confisca.
Gli italiani fanno la loro parte, parliamo di quelli non regolari, ma c'è anche un gruppo che non da ora, a Malpensa come in altri aeroporti, sfrutta il grande traffico di passeggeri per assicurarsi entrate non corrette:
Gli oltre 40 tassisti individuati, per di più di origine pakistana, indiana e cinese, assicuravano il proprio servizio in coincidenza dei voli da e per il proprio Paese di origine. I malcapitati clienti, una volta a bordo dei taxi, venivano istruiti su come rispondere alle forze di polizia in caso di controllo su strada ed invitati a qualificarsi come amici o parenti del guidatore.
Un modus operandi che oltre ad essere importante sotto il profilo fiscale è anche di natura sociale, come ben sottolinea la Guardia di Finanza guidata dal Ten. Col. Luigi PARDI, Comandante Gruppo Malpensa.