Lombardia è la seconda regione più green d'Italia per risparmio di CO2
Azzerato l’impatto di oltre 100.000 lombardi grazie alla compravendita dell’usato su Subito. Quasi 750.000 tonnellate di CO2 risparmiate, ma anche 42mila tonnellate di platica, 26,5mila di alluminio e 276mila di acciaio.
Acquistare e vendere prodotti di seconda mano è una forma di economia circolare in grado di produrre un impatto economico rilevante. Secondo l’Osservatorio Second Hand Economy condotto da Doxa* per Subito, nel 2020 la compravendita di usato in Lombardia ha generato un volume di affari di 2,3 miliardi di euro, il 10% sul totale italiano con un guadagno medio pro capite di €1.290 all’anno, sopra la media nazionale di €1.039.
Oltre alla rilevanza economica, la second hand ha un impatto ambientale forse ancora più importante. Ipotizzando infatti che per ogni oggetto usato comprato venga evitata la produzione del corrispettivo nuovo, e per ogni oggetto venduto venga evitata la sua dismissione in discarica, è possibile risparmiare al pianeta costi ambientali calcolabili sia in termini di emissioni di CO2 sia di materie prime risparmiate.
In questo scenario si inserisce la Ricerca Second Hand Effect, condotta per il sesto anno dall’Istituto Svedese di Ricerca Ambientale (IVL), che ha quantificato l’impatto ambientale della compravendita dell’usato su Subito,piattaforma n.1 in Italia per vendere e comprare in modo sostenibile, con oltre 13 milioni di utenti unici mensili**,capace di determinare, grazie all’utilizzo del metodo LCA, il risparmio in termini di emissioni di CO2 e di materie prime.
La Lombardia si conferma anche quest’anno al secondo posto tra le regioni più green d’Italia grazie a un risparmio di quasi 750 mila tonnellate di CO2 risparmiate, grazie agli oltre 3 milioni gli oggetti venduti su Subito nella regione nel 2020. Un risparmio di emissioni nocive che corrisponde al 13,9% del totale italiano facendo posizionare la Lombardia al secondo posto, dopo la Campania e prima del Lazio.
Cosa significa risparmiare quasi 750 mila tonnellate di emissioni nocive?
Considerando il risparmio generato dalla compravendita di usato della regione Lombardia, risparmiare 750 mila tonnellate di CO2 significa azzerare l’impatto ambientale di oltre 100 mila lombardi (102.367 per la precisione). IVL stima infatti che l’impronta ambientale media di un italiano sia di 7,3 tonnellate di CO2 l’anno.
Pensando a un viaggio, invece, quasi 750 mila tonnellate di CO2 equivalgono a 10,7 milioni di voli a/r tra Milano– Roma. Oppure alle emissioni dovute alla produzione di 10,8 milioni di biciclette o di 3 milioni di divani. Ma anche2,7 milioni di PC portatili, 55 milioni di sneakers o 1,15 miliardi di chili di pasta o pari alla produzione e al riciclo di 13,1 milioni di iPhone 11.
Comprando e vendendo usato, non si evitano solamente le emissioni di anidride carbonica ma anche l’utilizzo dimaterie prime come plastica, alluminio e acciaio. Nel 2020, la compravendita su Subito in Lombardia ha fatto risparmiare così ben 275.951 tonnellate di acciaio, 26.503 tonnellate di alluminio e infine 41.887 tonnellate di plastica.
Andando ad analizzare le categorie di oggetti che hanno permesso di generare un maggior “Second Hand Effect” in Lombardia, troviamo in prima posizione i Motori con ben 637.202 tonnellate di CO2 risparmiate, seguiti da Casa e Persona con 83.734 tonnellate di CO2 ed Elettronica con 32.539 tonnellate di CO2. Chiude invece Sport e Hobbycon 7.541 tonnellate di CO2.
CAMPIONE E METODOLOGIA
La ricerca prende in considerazione solamente gli annunci pubblicati su Subito dagli utenti privati, mentre sono stati esclusi gli annunci pubblicati dalle aziende e relativi alle categorie servizi, animali e immobiliare. Tutti i dati d’impatto ambientale relativi agli annunci e alla gestione aziendale sono stati quindi inseriti nel calcolatore delle emissioni di anidride carbonica creato da IVL, permettendo la quantificazione dei potenziali effetti positivi sull’ambiente al netto delle emissioni aziendali.
L’analisi del ciclo di vita è un metodo di ricerca scientificamente riconosciuto e utilizzato per calcolare l’impatto ambientale che si basa sull’assunzione che ogni prodotto usato venduto sostituisca la produzione di un prodotto equivalente nuovo e la gestione della dismissione del prodotto stesso. Per elaborare i dati di impatto ambientale relativi all’estrazione e alla produzione dei materiali e al processo di smaltimento, l’IVL ha creato una partizione dei materiali basata sulla composizione media degli oggetti presenti nelle diverse categorie della piattaforma. Ad esempio, un divano è mediamente formato da: 30% legno, 11% acciaio, 18% polipropilene, 20% poliuretano, 10% poliestere, 7% cotone, 3% pelle, 1% lana. Per ogni bene è stato calcolato l’impatto ambientale derivante dall’estrazione della materia prima, dalla lavorazione dei materiali di cui è composto e dal processo di dismissione. Successivamente il totale è stato comparato in chilogrammi equivalenti di diossido di carbonio (CO2e). Il valore attribuito all’oggetto è stato convertito in base alla composizione della partizione dei materiali e ad ogni partizione è stato associato un quantitativo di materiale (plastica, acciaio e alluminio) e di emissioni in chilogrammi di CO2.
Nel calcolo effettuato è stato tenuto conto anche dell’impatto ambientale che deriva dal trasporto degli oggetti tra venditore e compratore - con una stima per eccesso (molte compravendite avvengono in prossimità e con scambio a mano) di 44 km per annuncio. Inoltre, è stato preso in considerazione anche l’impatto ambientale negativo che deriva dalle attività svolte dall’azienda. Le voci considerate sono il consumo di energia elettrica dei server e degli uffici e gli spostamenti di lavoro. Il risultato finale è al netto degli impatti negativi aziendali.
*Osservatorio Second Hand Economy 2020 condotto da BVA Doxa per Subito nel marzo 2021 su un campione rappresentativo della popolazione italiana attraverso 1.001 interviste CATI (Computer Aided Telephone Interviews) + 1.002 interviste CAWI (Computer Assisted Web Interviewing)
**Fonte Audiweb Total Digital Audience 2019