Ndrangheta, Giuseppe Romeo, latitante, è rientrato in Italia

mandato di arresto europeo, dall’Equipo Operativo della Guardia Civil spagnola

Ndrangheta,  Giuseppe Romeo, latitante,  è rientrato in Italia
foto di repertorio

Ndrnagheta sempre in primo piano, ma  è anche intensa la  collaborazione tra le forze di polizia italiane e spagnole, favorita dall’attività di cooperazione internazionale del Progetto I Can (AGI).

Giusppe Romeo detto "u nanu" è atterrato all'aeroporto di Roma Fiumicino, scortato  dal personale del Servizio per la cooperazione internazionale di polizia (Scip) della Direzione centrale della polizia criminale del dipartimento della Pubblica sicurezza, l'operazione è nata dalla cooperazione fornita dalla squadra mobile della questura di Reggio Calabria e dal Servizio centrale Operativo della direzione centrale anticrimine della Polizia di Stato, sotto l’egida della direzione distrettuale Antimafia di Reggio Calabria.

Romeo figlio di Antonio detto "centocapelli", si occupava di traffici di cocaina in Europa e, stabilitosi in Germania, gestiva gli affari tra la Calabria, la Lombardia e l’Europa nord-occidentale stringendo accordi con i fornitori e con alcuni intermediari in Belgio, Olanda e Germania.

Colpito da due ordinanze di custodia cautelare in carcere, l'uomo è destinatario di un decreto di sequestro preventivo nell’ambito dell’inchiesta "European ‘Ndrangheta Connection" e i1 3 novembre 2020 è stato condannato dal Gup di Reggio Calabria a 20 anni di reclusione per la partecipazione, con ruolo di rilievo, ad un'associazione a delinquere finalizzata al narcotraffico internazionale, detenzione di sostanze stupefacenti, trasferimento fraudolento di valori e auto-riciclaggio.

Giuseppe Romeo è stato, inoltre, condannato in primo grado anche per aver intestato fittiziamente le proprie quote del bar-gelateria "Cafè La Piazza" di Bruggen in Germania - sequestrato sempre nel corso dell'operazione "European ‘Ndrangheta Connection" - ad altri soggetti imputati nella stessa inchiesta, nonché per auto-riciclaggio e reimpiego di proventi illeciti nel suindicato esercizio commerciale tedesco (AGI)

“European ‘Ndrangheta Connection”

Operazione del 2 maggio della  Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, diretta dal Procuratore della Repubblica dr. Giovanni BOMBARDIERI, la Squadra Mobile reggina ed il Bundeskriminalamt (B.K.A.) di Wiesbaden (Germania) hanno dato esecuzione ad una Ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa, per delitti in materia di sostanze stupefacenti, dal G.I.P. presso il Tribunale di Reggio Calabria, nei confronti di CATANZARO Bruno, nato a Catanzaro il 07.10.1975 e STRANGIO Antonio, nato a Locri (RC) il 13.06.1979, catturati rispettivamente a Taverna (CZ) e nella cittadina tedesca di Moers, sita nelle vicinanze di Duisburg. (fonte Polizia)