La Polizia censurata da youtube, uno scandalo

ci sono poteri sopra i poteri

La Polizia censurata da youtube, uno scandalo

La democrazia è in pericolo e non lanciamo uno slogan acchiappa consensi.

Nella odierna ricerca di notizie ufficiali, consuetudine nostra per dare risalto alle notizie certe e sicure, affidandoci a Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza, in primis.

La notizia è di quelle che "tirano" e stuzzicano, nel sito della Polizia:

il titolo accattivante ( dal nostro punto di vista)

Postale: diffondevano video intimi di amiche e fidanzate, 3 indagati

Interessante lavoro di ricerca e repressione della Postale per tutelare la privacy

"Ricevevano e divulgavano fotografie intime di ex fidanzate o semplici conoscenti pubblicandole senza il loro consenso, su un sito pornografico all’interno di chat room dedicate allo scambio.

Questa mattina, sono state eseguite dalla Polizia postale di Trapani e Palermo le perquisizioni a tre uomini accusati di aver diffuso foto e video con materiale sessualmente esplicito senza il consenso delle persone coinvolte ed altri reati in danno di almeno sei giovani donne".

Come spesso accade gli organi di Polizia documentano con foto e filmati il loro lavoro, in maniera da avere la certezza che ci sono prove sufficienti a suffragare le loro tesi e portare alla condanna degli autori.

Peccato però, che il lavoro venga vanificato " in toto" o in parte, da poteri economici esterni: parliamo in questo caso di Youtube, in altri di Facebook o Twitter.

Youtube ha deciso che il video ufficiale della Polizia Postale italiana, non rispetti i termini di servizio.

In altre occasioni abbiamo chiesto a uno dei nostri uffici legali su come comportarci quando si verificano e spesso succede, questo tipo di censure, e la risposta è stata che dobbiamo rispettare le prescrizioni dei social altrimenti diventa difficile prendere provvedimenti.

Noi non la pensiamo così e siamo per la libera stampa, come per la massima libertà possibile da parte delle Forze dell'Ordine di poter operare all'interno delle leggi italiane, cosa che non avviene per i super poteri delle multinazionali, queste sono i cosiddetti "poteri forti".

Sono tanto forti da superare le barriere e i vincoli territoriali e questo è un bene perchè dà possibilita di circolazione di fatti, opinioni ed eventi.

La forza dei social non deve avere il sopravvento su chiunque ed essere regolata da interessi economici che possono non coincidere con gli interessi nazionali, ma anche e sopratutto con la censura di idee ( impraticabile in paesi democratici) e addirittura creando profili di certezza e di fake news in base a loro interessi e decisioni.

Le decisioni dei social, il più delle volte sono inappellabili, oppure si permettono di cedere contributi personali e privati ad altri, visto che spesso sono stati oggetti di multe (ridicole visti i loro guadagni).

Sarebbe ora che i politici italiani e non solo, meglio ancora a livello mondiale, stabilissero dei paletti nella comunicazione dando maggior libertà possibile e sopratutto la possbilità di accedere alle "fonti primarie" con una legislazione chiara e condivisa.

E'incredibile che  youtube, stando nel caso specifico, si permetta di censurare un video della Polizia, nel disinteresse generale.

Non parliamo per sentito dire, è capitato più volte anche a noi, di ricevere segnalazioni da parte di Youtube o Facebook a seguito della pubblicazione di filmati o foto ritenute non opportune o meglio non rispondenti alle loro condizioni, come se la legge loro fosse il "vangelo" e quella legale degli stati fosse nulla.

Facciamo appello al Governo, ai partiti, alle Istituzioni sane di intervenire.

Lasciamo la libertà di decidere ai cittadini su quello che è giusto, dando le informazioni su quanto accade, non deleghiamo la nostra libertà e il nostro "diritto" a chi ha un peso economico ed una logica di parte.