La Giustizia mette in salvo la famiglia lombarda vittima di violenza domestica
Torna alla vita la famiglia lombarda vittima di violenze domestiche da parte del capofamiglia pakistano quarantaduenne allontanato come da provvedimento di misura cautelare emesso dal G.I.P. del Tribunale di Busto Arsizio.
È salva la famiglia lombarda composta da mamma, due figlie e dalla nonna materna. Da oggi, a mancare, in questo nucleo familiare è il capofamiglia, un pakistano quarantaduenne che da anni ormai operava reiterati maltrattamenti di natura sia fisica che psicologia ai danni dei conviventi. La donna in particolare, madre delle due figlie, veniva quotidianamente minacciata di morte e insultata per il suo aspetto fisico. L'uomo, inoltre, imponeva da anni un comportamento autoritaristico finalizzato al soddisfacimento della propria volontà, costringendo tutti i familiari a vivere in un costante stato di terrore. Il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Gallarate ha dato finalmente esecuzione al provvedimento della misura cautelare emesso dal G.I.P. del Tribunale di Busto Arsizio. Il frutto del lavoro di squadra degli Agenti del Commissariato ha permesso a questa famiglia di ricominciare a vivere, ponendo così fine a un ennesimo caso di violenza domestica. Piaga sociale sempre troppo sottovalutata quella della violenza domestica, come si nota dai casi emersi anche precedenti a quello lombardo. Le denunce delle vittime infatti risultano essere sempre molto tardive. Le vittime arrivano a denunciare le vessazioni sempre dopo periodi di tempo troppo lunghi. I primi 'casi isolati' di violenze domestiche come schiaffi o spinte o quanto accostabile al terrorismo psicologico, non dovrebbero mai essere condonate, ma denunciate nell'immediato. All'alba di quelle prime parole offensive che già anticipano quel tipo di violenza che inizia a prendere spazio come un vortice nel quale poi le vittime fanno fatica a riconoscersi...è li che dovrebbero accendersi le antenne del buon senso e correre ai ripari per la propria salvezza e quella dei propri cari che subiscono lo stesso ambiente contaminato, anche a costo di una rottura familiare importante. In fondo una famiglia felice non è mai stata violenta, nel corso della storia umana.
La Presidneza del Consiglio dei Ministri, dipartimento per le Pari Opportunità invita sempre a diffondere l'informazione che esiste un numero rosa a cui tutte le vittime di violenza domestica possano appellarsi ed è il 1522 gratuito e attivo 24/24.