Incredibile! Facebook censura i post delle communities.
Ma è complice nella diffusione della pornografia per i minori.
https://rumble.com/vhvzjn-facebook-or-ai-porn-book.html
Paolo Pomponi consulente forense, espone un indagine effettuata nella quale risulta evidente che Facebook oscura alcuni temi ed informazioni addirittura giudicandole come fuorvianti, annichilendo la capacità di discernere del titolare del profilo tra il bene e il male.
Fatti incresciosi testimoniati da un esperto in intelligenza artificiale, pare infatti che un algoritmo di Facebook sarebbe capace di creare autonomamente nuovi falsi profili capaci di chiedere l'amicizia agli utenti, dirottandoli poi su siti pornografici, come racconta e mostra appunto nel video allegato il Dott. Pomponi.
Apparentemente le pubblicazioni risulterebbero in totale violazione delle policy aziendali contenute nelle condizioni contrattuali, oltre che di cattivo gusto per la visibilità di questi contenuti anche da parte di minori, anche se questi contenuti sicuramente sono molto redditizi, visti le centinaia di migliaia di like sulle pagine.
L'etica e la morale per questi grandi gruppi si rivela manipolante su molti temi d'informazione, capace di distrarre i minori ed indurli verso sicuri problemi di salute mentale. Concedendo sicuramente il beneficio del dubbio, che questi algoritmi contenuti nei software di Facebook, raggirino addirittura i controlli dei tecnici preposti. Dando ovviamente facoltà ai loro dirigenti di controllare e provvedere.
Potrete visionare voi stessi quanto emerso nel video allegato, derivante dall'attività forense svolta dal Dott. Pomponi per le istituzioni nazionali sui crimini cibernetichi. I livelli autonomi di azione che hanno raggiunto gli algoritmi dell'intelligenza artificiale sono incredibili.
A questo punto, senza rancori sul passato, prendiamo atto di questa evoluzione a crescita esponenziale nella quale ci troviamo e cerchiamo tutti insieme di risvegliare la nostra consapevolezza !
Modificare le corrette azioni nel presente, servirà a creare un domani migliore per noi e soprattutto per i nostri figli e nipoti.
Se vi sentite parte lesa, aiutate il Dott. Pomponi a condividere questa disclosure con tutti i vostri contatti, affinché venga trovata la giusta soluzione il prima possibile.
Sempre dalla parte della difesa dei valori e dei diritti dei consumatori più giovani ed inconsapevoli. Grazie a tutti per l'attenzione.