Strage di Bologna ex moglie di Bellini, confessa e riconosce l'ex marito dal video.

Riconoscimento dell'ex marito, imputato per strage di Bologna

Strage di Bologna ex moglie di Bellini, confessa e riconosce l'ex marito dal video.

Strage di Bologna ex moglie di Bellini, confessa e riconosce l'ex marito dal video.

Bologna 22 Luglio, Maurizia Bonini, ex moglie di Paolo Bellini, imputato nel nuovo processo sulla strage di bologna avvenuta il 2 agosto del 1980, riconosce il marito nei video ripresi all'epoca, girati nella stazione di Bologna.

Bellini l'imputato, dopo la decisione della corte di fare testimoniare l'ex moglie coperta da un paravento, per la situazione delicatissima visto che si tratta di legami familiari, si è alzato e ha detto: "Io esco dall'aula durante l'audizione dei miei familiari, così non si creano problemi, ma i miei legali hanno diritto di vedere la testimone".

L'ex moglie di Bellini, ha dichiarato inoltre : Sì, a questo punto, posso dire che all'epoca ho dichiarato il falso, ho detto una bugia, chiedo scusa a tutti".

All'epoca infatti la Bonini, quando Bellini fu indagati per la strage, asserì che l'uomo era andata a prenderla a Rimini intorno alle 9-9.30 del mattino, per poi partire insieme a lei, ai due figli piccoli e alla nipote per il Passo del Tonale, orari non compatibili con la sua presenza in stazione al momento dell'esplosione della bomba, avvenuta alle ore 10.25, comfermando l'alibi dell'uomo.

Oggi, invece, la donna ha cambiato versione dichiarando : "Non ricordo a che ora arrivò mio marito a prendermi a Rimini, mi ricordo però che mia madre tornò tardi in albergo".

La madre della Bonini, Eglia Rinaldi, ormai deceduta, rientrò a Torre Pedrera, località vicino a Rimini, in ritardo per l'orario di pranzo, tanto che ci fu una discussione con il marito.

Questa versione è stata confermata anche dal fratello della Bonini, l'ex cognato di Bellini :"L'orario delle 9.15, ha aggiunto la Bonini, rispondendo alle domande dei legali nominati per la difesa del Bellini.

Inoltre la figlia silvia Bonini ha aggiunto che : "mi sento di voler dire a tutti che è stata una mia decisione testimoniare, perché questa vicenda ha scombussolato la mia vita, credo sia giusto dare testimonianza per una cosa così grave, ma soprattutto perché penso alle vittime, al di là di quello che sarà l'esito di questa cosa, nonostante io sono figlia di Paolo Bellini, vado a testa alta perché ho avuto una vita completamente diversa".

La figlia ha inoltre spiegato di aver cambiato cognome una ventina di anni fa, prendendo quello della madre e di aver interrotto completamente i rapporti con il padre, quando aveva solo 9 anni.

Inoltre ha chiarito di non ricordare nulla circa il viaggio fatto in auto con i genitori, il fratello Guido e la cugina Daniela, da Rimini al Passo del Tonale. 

La cugina Daniela Bellini (figlia del fratello deceduto di Paolo Bellini) invece, ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere, anche se durante gli interrogatori con i Pg, anche lei aveva detto di non ricordare nulla di quel giorno.

Tra i familiari del Bellini che hanno testimoniato oggi, c'è anche l'ex cognato Michele Bonini, che ha confermato il ritardo di sua madre Eglia Rinaldi, arrivata verso le 13:30, mentre la famiglia era riunita a pranzo a Torre Pedrera (Rimini), da dove poi i due partirono con i figli per il Passo del Tonale, ennesima conferma della falsità dell'alibi del Bellini.

Riguardo alla deposizione di Marina Bonini, vedova di Guido Bellini (fratello di Paolo), che all'epoca dichiarò di non ricordare come e con chi sua figlia Daniela raggiunse il Passo del Tonale per le vacanze nell'agosto del 1980, oggi ha asserito che la mattina del 2 agosto, accompagnò la figlia a Scandiano o a Pratissolo, nel Reggiano, e di averla lasciata a Paolo Bellini.

Alle contestazioni da parte Pg, che hanno più volte sottolineato questa incongruenza, la Bonini si è giustificata, spiegato di essere andata in confusione, durante l'interrogatorio, in quanto si sentita "inquisita".