Funerali e speculazioni , cosa c'e' dietro
le tangenti dietro il settore
Funerali: «devo chiudere la pratica per il defunto».
Una delle frasi chiave che qualcuno ( mai generalizzare), di solito un infermiere, utilizza dopo la morte di un famigliare in ospedale, e l'insistenza deve mettere in allarme.
E' vero che in alcune circostanze, la mente e' confusa, il dolore e' così grande che ci potrebbe sembrare carino che qualcuno si preoccupi del nostro defunto.
Cosa c'e' dietro e' presto detto: una tangente, mediazione o come volete chiamarla, per spingere i famigliari a chiamare le pompe funebri, una in particolare: la stessa impresa funebre gli versa per ogni cliente (defunto) procacciato una quota, o meglio una mazzetta di qualche centinaio di euro (che paga il cliente nel conto finale. Poi ci si chiede perché i funerali sono costosi, a volte anche 4000 o 5000 euro), come precisano nel sito funerali.it
Gli esempi di quanto raccontato non sono certo fake, anzi: in un'Ansa del 2016, si parla anche di cifre, tangenti fino a 10mila euro al mese.
E non pensate che si tratti di una barbarie localizzata in alcune zone, parliamo di Milano:
"l’inchiesta, dalla quale secondo le prime notizie non emergono coinvolgimenti di altri livelli delle strutture sanitarie, sono finiti alcuni dei principali ospedali della città: Pio Albergo Trivulzio, San Paolo, San Carlo, Sacco, Policlinico, San Giuseppe, Clinica Santa Rita, Niguarda. Le imprese di pompe funebri coinvolte sono 19, comprese molte delle più conosciute di Milano, di cui, per alcune, sono stati arrestati i titolari."
Secondo gli investigatori, il sistema forniva tra i 10 e 15mila euro al giorno agli addetti delle camere mortuarie, con costi evidentemente crescenti per le famiglie, fino al 30% in più secondo il Codacons, mentre il fatturato complessivo per le imprese è calcolato dalla polizia in "150mila euro quotidiani".
Altri casi nel resto d'Italia?
Soffiate all'obitorio
"Sono 5 le persone accusate di corruzione dalla procura di Genova per gli episodi avvenuti alle camere mortuarie dell'ospedale di San Martino. Secondo il pm Massimo Terrile, alcuni addetti dell'ospedale avrebbero indirizzato alcuni parenti dei defunti verso determinate agenzie funebri in cambio di tangenti da parte di quest'ultime. "
Ci sono anche episodi curiosi, sul settore, per esempio il caso di un cinese, ma non e' per non pagare la tangente, solo per amore dell'auto, ha voluto farsi sepellire con la sua auto, nota di "colore" per non appesantire troppo il clima "mortuario".
Chi volesse approfondire, puo' leggere quanto scritto da altri giornali su tutta Italia: