Firenze, mamma cinghiale incinta uccisa a Campiobbi

Animalisti Italiani sottoscrive le parole della signora Lucilla Mancini, cittadina che ha denunciato l’accaduto e si unisce alla L.I.D.A nel sostenere questa battaglia di civiltà.

Firenze, mamma cinghiale incinta uccisa a Campiobbi
cinghiale
COMPIOBBI (FI): CINGHIALE INCINTA UCCISA VICINO A SCUOLA MATERNA. L’INFERNO CONTINUA!

Non è servita da monito la strage compiuta l’ottobre scorso a Roma, facilmente e doverosamente evitabile, di una mamma cinghiale e i suoi 6 cuccioli, che destò un clamore e sdegno tali da rimbalzare persino sul famoso canale televisivo estero BBC.

Oggi infatti la storia si ripete: siamo a Compiobbi, frazione del comune italiano di Fiesole, in provincia di Firenze, dove una mamma cinghiale incinta si era avvicinata nei pressi di una scuola materna. Ancora una volta l’unica soluzione che il Comune riesce a mettere in pratica è la barbara uccisione, senza vagliare alternativa alcuna per tutelare la fauna selvatica.

Animalisti Italiani sottoscrive le parole della signora Lucilla Mancini, cittadina che ha denunciato l’accaduto e si unisce alla L.I.D.A nel sostenere questa battaglia di civiltà.

“Quanto accaduto lascia l’amara consapevolezza di una visione arcaica, da parte delle istituzioni, in cui gli animali sono equiparabili a oggetti. Ogniqualvolta una specie selvatica si avvicina ad un centro abitato si uccide sistematicamente l’animale, ignorando metodi nonviolenti come il trasporto in una fattoria didattica o preventivi come l’immunocontraccezione e il monitoraggio della specie. Ignorando il fatto che la cinghialessa era incinta ed è stata privata, sia lei che i futuri cuccioli, del dono della vita. Ignorando che un'esecuzione in pubblico come quella che il Comune di Fiesole ha architettato, davanti agli occhi esterrefatti di adulti e bambini, lascerà una profonda ferita nel cuore di tutti i presenti.
E’ stata un’esecuzione da scena di film western, dove le armi contano più delle parole, delle idee, della cultura, del senso civico. Ma la crescente sensibilità della cittadinanza nei confronti del benessere e della tutela animale non può essere messa a tacere”, dichiara indignato Walter Caporale, Presidente degli Animalisti Italiani.

Riportiamo quanto scrive Lucilla Mancini, abitante del comune toscano:
“Non posso che esprimere tutto il mio orrore per quanto accaduto nel vostro comune. Un cinghiale si avvicina ad una scuola e l'unica soluzione che trovate è la sua uccisione mentre ci sono diverse alternative incruente per allontanarlo. Oltre che violenta la vs. decisione è pure miope e paranoica dal momento che il povero animale non aveva arrecato nessun danno. La prossima volta che un individuo passeggia vicino ad un giardino pubblico lo farete arrestare perché potrebbe far del male a dei bambini? Siamo al processo alle intenzioni? Ormai in tutta Italia si è diffusa la psicosi di animali quali lupi, cinghiali e orsi: una paura immotivata e creata ad arte per favorire gli interessi di alcune categorie, cacciatori in primis. È la specie umana l'animale più pericoloso sulla terra e il vostro comportamento ne è l'ulteriore conferma. Saluti antispecisti.”

L’Associazione Nazionale, Animalisti Italiani ricorda all’Amministrazione Comunale di Fiesole che ha violato l’articolo 544-bis del Codice Penale, che condanna chi cagiona uccisioni di animali “con crudeltà o senza necessità”.

Ora noi ci chiediamo che fiducia possiamo avere nelle istituzioni che dovrebbero essere custodi della legalità?

"La nostra specie ha RUBATO lo spazio vitale agli animali e approfittarsi della nostra assai presunta superiorità non potrà mai portare nessuna vera evoluzione. Questo ambizioso risultato infatti non può prescindere da una reale presa di coscienza", conclude il Vice Presidente Riccardo Manca.