Essere Animali, Organizzazione per i Diritti Animali, ha realizzato immagini shock
video della sofferenza animale nella produzione del formaggio Grana Padano
Essere Animali, Organizzazione per i Diritti Animali, ha realizzato immagini shock sotto copertura della sofferenza animale nella produzione del formaggio Grana Padano
L'organizzazione per i diritti degli animali Animal Rights ha chiesto ai supermercati europei di rimuovere dagli scaffali il formaggio Grana Padano italiano. Animal Rights ha inviato immagini sotto copertura del gruppo d'azione italiano Essere Animali e ha chiesto alle catene di supermercati di vedere come vengono trattati i vitelli in uno dei luoghi da cui proviene il formaggio. “Le immagini mostrano che un vitello viene violentemente allontanato dalla madre subito dopo la nascita e poi gettato in una carriola. L'animale viene prima sollevato per le zampe posteriori, messo per metà nella carriola e poi tirato su per la pelle. Il vitello tenta di nuovo di risalire, ma viene spinto con forza verso il basso. Il corpo è attorcigliato in una posizione innaturale per impedire la fuga". Altre immagini mostrano un vitello appena nato appeso per le zampe posteriori a una staccionata. I vitelli vengono ulteriormente posti in piccole gabbie. Secondo l'organizzazione, anche le mucche da latte non hanno vita facile. “Subito dopo il parto dopo che i loro piccoli vengono subito portati via, con la placenta ancora attaccata al corpo vengono subito collegati alla mungitrice”.Il Grana Padano viene prodotto in gran parte del nord Italia e promosso come formaggio a pasta dura di prima qualità. Eppure il marchio è stato ancora una volta imbarazzato dalle immagini scattate alle aziende produttrici di latte che alla fine producono il famoso formaggio. Sempre nel 2017, un'operazione sotto copertura dell'organizzazione per i diritti degli animali Compassion in World Farming (CIWF) ha rivelato che il benessere degli animali in Italia non era buono. Quattro anni fa, i membri del CIWF hanno visto mucche per lo più magre in stalle trasandate in nove fattorie. La maggior parte degli animali non poteva uscire. È incredibile che l’attuale legislazione italiana permetta ancora l’isolamento e il confinamento di animali appena nati, sono pratiche crudeli ed evitabili. Per questo, assieme a 77 ONG in tutto il mondo, Essere Animali, sta chiedendo a gran voce alla Commissione Europea una completa revisione della legislazione sulla protezione degli animali da allevamento. Anche lo “Sportello dei Diritti” nella persona del suo presidente Giovanni D’Agata, si unisce alle associazioni animaliste affinchè si ponga termine a questa barbarie. Ecco le immagini scioccanti: