Caldo, anche le mucche piangono
12 per cento di latte in meno
Varese, fino al 12% di latte in meno
con mucche stressate dall’afa: le contromisure
Colonnina di mercurio verso i 37 gradi, domani il picco. Fiori: “Mobilitati per garantire il benessere degli animali,
importante seguire gli accorgimenti. Nelle stalle attive doccette e ventilatori, ma aumentano anche i costi”
VARESE – Arriva il picco di caldo, con temperature che domani in provincia di Varese supereranno i 36/37 gradi: oltre agli uomini, a soffrire la morsa dell’afa sono anche gli animali nelle case e nelle fattorie della provincia, dove le mucche per lo stress delle alte temperature stanno producendo tra il 10% e il 12% circa di latte in meno rispetto ai periodi normali. È l’allarme lanciato da Coldiretti Varese sugli effetti dell’innalzamento della colonnina di mercurio nell’ultima settimana con le difficoltà maggiori nelle zone di pianura dove si concentrano gli allevamenti per la produzione di latte destinato ai più grandi formaggi italiani Dop, dal Grana Padano al Gorgonzola.
Se per gli animali domestici come cani e gatti è importante garantire sempre l’acqua e fare in modo che stiano sempre al riparo dal sole e in luoghi ben areati, per le mucche il clima ideale è fra i 22 e i 24 gradi, oltre questo limite gli animali mangiano poco, bevono molto e producono meno latte.
In soccorso – rileva Coldiretti Varese – sono già scattate le contromisure anti afa nelle stalle dove gli abbeveratoi lavorano a pieno ritmo perché ogni singolo animale è arrivato a bere con le alte temperature di questi giorni fino a 140 litri di acqua al giorno contro i 70 dei periodi meno caldi.
Poche regole, semplici ma importanti: in stalla deve sempre esserci acqua fresca a disposizione, le lettiere vanno mantenute asciutte e pulite, inoltre si utilizzano sali specifici per il periodo estivo.
Il presidente di Coldiretti Varese Fernando Fiori rimarca anche l'importanza di mantenere le stalle ben areate, con aria fresca e nebulizzazione in grado di contrastare il caldo. “Le misure sono già in atto, è una prassi consolidata. L'automazione degli impianti, che attiva automaticamente i dispositivi di raffrescamento e ventilazione, è una garanzia in più”.
Nelle stalle i pasti vengono dati un po’ per volta per aiutare le mucche a nutrirsi al meglio senza appesantirsi. Al calo delle produzioni di latte si aggiunge poi – continua la Coldiretti – un aumento dei costi alla stalla per i maggiori consumi di acqua ed energia che gli allevatori devono sostenere per aiutare gli animali a resistere all’assedio del caldo.
Ma i problemi non ci sono solo per le stalle infatti con il grande caldo e la siccità – evidenzia Coldiretti Varese – gli agricoltori si preparano a irrigazioni di soccorso per salvare le colture in campo con i frutti maturi sulle piante che rischiano di essere feriti da colpi di calore e scottature, mentre il livello del Po al Ponte della Becca (Pavia) è sotto di oltre 3 metri rispetto allo zero idrometrico, mentre i maggiori laghi del nord che dissetano la pianura padana sono in affanno.