Agevolazioni prima casa: stop alle sanzioni dell’Agenzia delle Entrate condannata dalla Cassazione
Agevolazioni prima casa: se il contribuente presenta domanda di residenza entro i 18 mesi è irrilevante il tempo che impiega il comune per il procedimento. Stop alle sanzioni dell’Agenzia delle Entrate condannata dalla Cassazione anche alle spese di giudizio
Agevolazioni prima casa: se il contribuente presenta domanda di residenza entro i 18 mesi è irrilevante il tempo che impiega il comune per il procedimento. Stop alle sanzioni dell’Agenzia delle Entrate condannata dalla Cassazione anche alle spese di giudizio
Importante ordinanza della Corte di Cassazione – Sez. Tributaria Civile – la n. 27837/20 depositata in Cancelleria il 04 dicembre 2020, che, in accoglimento delle eccezioni di diritto formulate dall’avvocato Maurizio Villani, noto tributarista leccese, ha rigettato il ricorso dell’Agenzia delle Entrate condannandola anche alle spese di lite.In particolare, la Suprema Corte, in tema di agevolazione “prima casa”, ha ribadito il principio che, se il contribuente presenta la domanda di trasferimento della residenza entro i 18 mesi previsti dalla legge, è irrilevante il tempo che impiega il Comune nel completare il procedimento di trasferimento ai fini del riconoscimento dei benefici fiscali, in quanto la conclusione positiva del procedimento comunale di trasferimento della residenza ha effetto retroattivo alla data di presentazione della domanda, con la conseguenza che il richiedente risulta effettivamente residente nel Comune sin dalla data di presentazione della domanda. Un importante precedente che, per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, fa sperare che il Fisco prenda atto, una volta per tutte, ed eviti una prassi, a questo punto dichiarata illegittima, che è quella di non considerare la richiesta del cambio di residenza quale momento fondante per il mantenimento delle agevolazioni e benefici previsti dalla legge per l’acquisto della “prima casa”.