Vittorio Arrigoni, reporter ucciso nel 2015
"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi.",
"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi.", una delle tanti belle frasi di Vittorio Arrigoni che diceva pure:" Io che non credo alla guerra, non voglio essere seppellito sotto nessuna bandiera. Semmai vorrei essere ricordato per i miei sogni. Dovessi un giorno morire – fra cent'anni – vorrei che sulla mia lapide fosse scritto quello che diceva Nelson Mandela: "Un vincitore è un sognatore che non ha mai smesso di sognare". Vittorio Arrigoni: un vincitore.
Morto, ucciso nel 2011, una bella persona, un grande reporter che riprendeva e soffriva: "Ho una videocamera con me ma ho scoperto oggi di essere un pessimo cameraman, non riesco a riprendere i corpi maciullati e i volti in lacrime. Non ce la faccio. Non riesco perché piango anche io."
Viene così descritto su wikipedia: Sostenitore della soluzione binazionale come strumento di risoluzione del conflitto israeliano-palestinese[3], nonché pacifista[4][5], si era trasferito nella Striscia di Gaza per agire contro quella che definiva pulizia etnica dello Stato di Israele nei confronti della popolazione araba palestinese.
In suo video, https://www.facebook.com/MedicidiGaza/videos/532855846880401/ descrive la condizione della popolazione palestinese, senza case perchè distrutte dai bombardamenti e neanche la possibilità di ricostruirle a causa del divieto israeliano di far passare i materiali per la costruzione.
Vivono così nelle tende senza altra possibiltà, bambini compresi.
VITTORIO ARRIGONI intervista inedita fonte youtube Vittorio Arrigoni, intervista inedita su Savonanews.it, girata a Gaza - Jabalia da Mario Molinari.
Due brevi noti biografiche:
Nacque a Besana in Brianza, figlio di Ettore Arrigoni e di Egidia Beretta, piccoli imprenditori, a vent'anni lavorò con l'organizzazione non governativa IBO,nella ristrutturazione di ,sanatori, nella manutenzione di alloggi per disabili o senzatetto e nell'edificazione di nuove abitazioni per profughi di guerra. Successivamente lavorò in Africa (Togo, Ghana e Tanzania) con una cooperativa impegnata contro il disboscamento delle foreste alle pendici del Kilimangiaro e con l'ong YAP, per la quale si occupò della creazione di centri di socialità e centri sanitari.
Nel nel 2003, collaborò con l'organizzazione del politico francese José Bové, s'interessò della causa palestinese e prese le prime posizioni ferme schierandosi contro il comportamento di Israele verso la popolazione della Striscia di Gaza, criticando inoltre la politica autoritaria e teocratica di Hamas nell'amministrazione della Striscia e quella di al-Fath in Cisgiordania.[15]
Nel 2005 venne messo nella lista nera dagli israeliani che temevano potesse testimoniare contro di loro alla Corte internazionale di giustizia dell'Aia.
Tra le tante partecipazioni ricordiamo che era reporter per il quotidiano Il manifesto, per PeaceReporter,[28] per Radio 2 (più precisamente per il programma Caterpillar), per Radio Popolare[29] e per l'agenzia stampa InfoPal.
Da ricordare le attestazioni di stima verso Saviano e Travaglio che poi criticò per il loro appoggio agli israeliani, e la disavventura con la querela per un servizio da lei prodotto su Marcello Dell'Utri.
L'omicidio di Arrigoni suscitò sdegno e proteste in tutto il mondo e fu condannato in modo unanime dalle Nazioni Unite e da vari capi di stato. Le autorità della striscia di Gaza tributarono un "saluto solenne" con centinaia di partecipanti alla salma di Arrigoni prima del suo trasferimento verso l'Italia.
Per chi volesse approfondire:
Premi[modifica | modifica wikitesto]
- VI edizione Premio Città di Sasso Marconi «ai grandi comunicatori del nostro tempo», Sasso Marconi, 2009[72]
- V edizione Premio Testimone di Pace, Premio speciale "Rachel Corrie", Ovada, 2010[73]
- VI edizione Premio Letterario “Firenze per le Culture di Pace dedicato a Tiziano Terzani”, 2011[74] (alla memoria)
- XVI edizione Premio Borsellino, Premio per l'"Impegno Civile", 2011[75],[76] (alla memoria)
Vittorio Arrigoni nell'arte[modifica | modifica wikitesto]
Canzoni[modifica | modifica wikitesto]
- أناديكم (Unadikum) - canzone di Tawfiq Zayyad, cantata dal DARG team di Gaza per Vittorio Arrigoni[77][78]
- Canta Palestina - Enzo Avitabile feat Amal Murkus
- Una vita normale (Canzone per Vittorio Arrigoni) - Marco Rovelli
- Resto umano - 99 Posse
- Stay Human - Radiodervish
- Ballata per Vik - I Luf
- Restiamo umani - Fedez
- Due possibilità - La Colpa
- Vittorio - Minor Swing Quintet
- Restiamo umani - Sine Frontera
Arte grafica[modifica | modifica wikitesto]
- Murale a tema tra i murales di San Bartolomeo in Galdo.[79]
- Murale in via Balbo a Torino, a fianco a quello dedicato a Dante di Nanni[80]
Intitolazioni[modifica | modifica wikitesto]
- ANPI di Ferrara, sezione "Vittorio Arrigoni"[81]
- ANPI di Aprilia, sezione "Vittorio Arrigoni"[82][83]
- ARCI di Enna, sezione "Vittorio Arrigoni"[84][85]
- ARCI di Piacenza, circolo ARCI Vik[86]
Opere[modifica | modifica wikitesto]
- Vittorio Arrigoni, Gaza. Restiamo umani. dicembre 2008-gennaio 2009, Roma, Il Manifesto-Manifestolibri, 2009 - ISBN 978-88-7285-584-3.
- Vittorio Arrigoni et al., Palestina: pulizia etnica e resistenza, Castelfranco Veneto, Zambon, 2010 - ISBN 978-88-87826-51-7.
- Vittorio Arrigoni et al., Missione di inchiesta delle Nazioni Unite sul conflitto di Gaza, Francoforte sul Meno, Zambon, 2011 - ISBN 978-88-87826-62-3.
- Vittorio Arrigoni, Il Mare di Gaza (raccolta di articoli), Il Manifesto, 2014
Film[modifica | modifica wikitesto]
- Restiamo Umani - The Reading Movie. Lettura integrale dei 20 capitoli del libro di Vittorio Arrigoni Gaza. Restiamo Umani. Roma, Il manifesto-Manifestolibri, 2009 - ISBN 978-88-7285-584-3.
- Gaza a cielo aperto (FreeZone, 2011), film documentario di Maurizio Fantoni Minnella in cui compare l'ultima intervista a Vittorio Arrigoni.[87]