Veneto: aumentati di 20 volte i casi di coronavirus
Dai dati del Ministero della salute, rielaborati da Fadoi, dalla fine di giugno in Veneto sono aumentati di venti volte i casi di contagio. Per tutti i positivi è stato fatto il tracciamento dei soggetti a rischio.
Dai dati del Ministero della salute, rielaborati da Fadoi, dalla fine di giugno in Veneto sono aumentati di venti volte i casi di contagio. Per tutti i positivi è stato fatto il tracciamento dei soggetti a rischio.
Nella settimana tra il 29 giugno e il 5 luglio in Veneto c’erano 1,65 casi di Covid ogni 100mila abitanti mentre nella settimana dal 14 al 20 settembre la percentuale è salita a 37,76, mentre l'indice di contagiosità Rt è sceso da 1,11 a 1,06, comunque sopra la soglia di sicurezza uno.
Sono aumentati i focolai attico che sono passati da 20 a 492 dei quali 206 sono quelli rilevati nell'ultima settimana.
Nel Veneto la percentuale degli over 65 è il 23% e il 40% hanno una o più malattie croniche e quindi sono più a rischio.
Il bollettino di oggi parla di 445 nuovi casi di contagio nelle ultime 24 ore che portano il totale a 27.896 casi attivi.
Dei 129 casi rilevati nel trevigiano questa mattina la maggior parte sono migranti ospiti della ex Caserma Zanusso di Oderzo, mentre a Venezia un focolaio importante è stato rilevato in una azienda nautica in cui è impiegata una importante comunità di stranieri usi a condividere anche la vita quotidiana extralavorativa.
Negli scorsi mesi la Regione aveva adottato modelli organizzativi che dovrebbero consentire di affrontare con adeguata preparazione l'eventuale riaccendersi della pandemia.
All’interno degli ospedali sono state individuate “aree grigie”, sono stati potenziati i letti di terapia intensiva e subintensiva e potenziata l’attività di screening e prevenzione territoriale.
Tamponi vengono anche eseguiti con regolarità anche negli aeroporti di Venezia e Verona per passeggeri provenienti da paesi indicato come ad alto rischio.