Vaccini, no ai contratti beffa delle Big Pharma
"schiaffo al dramma che gli italiani e gli europei stanno vivendo da oltre un anno”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato
L’incredibile episodio di Anagni mette in guardia su manovre poco chiare delle multinazionali
Vaccini, no ai contratti beffa delle Big Pharma
“Bloccare 29 milioni di dosi di vaccino in uno stabilimento di Anagni, mentre il Lazio e la stessa provincia di Frosinone stentano a trovare dosi sufficienti per immunizzare i cittadini più fragili è uno schiaffo al dramma che gli italiani e gli europei stanno vivendo da oltre un anno”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che attacca: “confidiamo nell’ispezione richiesta dalla Commissione europea, affinché si chiarisca la situazione sulle dosi di prodotto AstraZeneca e sia adottato il regolamento per rafforzare il meccanismo di autorizzazione alle esportazioni dei vaccini, secondo quanto sostiene il vicepresidente esecutivo della Commissione, Valdis Dombrovskis. Astrazeneca dal canto suo – continua ancora il presidente - deve onorare gli impegni contrattuali assunti con l’Europa, consegnando finalmente le dosi negoziate.
L’Italia sta scontando una serie di ritardi inaccettabili e inadempienze contrattuali scandalose e proprio la scarsa trasparenza sui contratti stipulati dalla Ue con le case farmaceutiche è all’origine delle tante difficoltà di approvvigionamento. Condividiamo le parole del presidente del Consiglio – continua ancora Maritato – che esorta le Big Pharma a tenere un comportamento retto e non vessatorio nei confronti dei Paesi che si trovano in difficoltà. Ulteriori giochi delle tre carte non possono essere più tollerati”, chiosa Maritato.